Il Canarino-,CANARINO GLOSTER

'ALIMENTAZIONE.LA RIPRODUZIONE,La cataratta,Distinzione dei sessi,

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  1. ;Alaska
     
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    Il Canarino

    Foto prese da: www.salbos.it
    Specifichiamo che la gabbia nella foto, e' utilizzata al solo fine di scattare la foto stessa.
    Sarebbe fuorviante per un neofito se pensasse che un canarino e' allevabile in simili gabbiette.






    Il Canarino (Serinus canaria) è un piccolo uccello da canto che è membro della famiglia dei fringuelli.

    Questo uccello è originario dell'isola di Madeira e delle Canarie, dalle quali prende il nome, anche se il nome di queste isole deriva a sua volta dal termine latino "cannariae" (cane), datogli dagli antichi romani per via dei numerosi cani selvatici che le abitavano.

    Il suo habitat è costituito da aree semi-aperte come frutteti o sottobosco, dove nidifica nei caespugli o sugli alberi.


    La varietà selvatica è di colore giallo-verde, con striature sul dorso.
    Con circa 13 cm di lunghezza, è più grosso e meno contrastato del Verzellino (Serinus serinus), ed ha più grigio e marrone nel suo piumaggio.

    Il suo canto è un cinguettare argenteo, come quello del Cardellino (Carduelis Carduelis).

    I canarini sono popolari uccelli da gabbia, e ne sono state prodotte razze di diverse tonalità. I moderni canarini domestici variano in colore dal praticamente bianco, passando per ilcrema chiaro, oro, giallo acceso, arancio fino al rosa-arancio.

    Tenere dei canarini, per il loro aspetto e il loro canto, è una tradizione vecchia di secoli.

    I canarini erano un tempo regolarmente usati nelle miniere di carbone, come primitivo sistema di allarme.

    La presenza di gas tossici nelle miniere, come il monossido di carbonio, avrebbe ucciso i canarini prima ancora di avere effetto sui minatori.
    Poiché i canarini tendono a cantare per gran parte del tempo, fornivano a questo scopo un segnale visibile e udibile.
    L'uso dei canarini nelle miniere britanniche non venne abbandonato prima del 1986.



    I canarini sono spesso ritratti nei cartoni animati, dove vengono molestati dai gatti domestici; il più famoso canarino dei cartoni animati è Titti.


    Con il nome canarino comprendiamo tutte le razze che l’uomo con secoli di allevamento ha derivato dall’originario canarino selvatico.

    Sembra che la storia del canarino domestico inizi nel 1402 con la conquista dell’arcipelago delle Canarie ad opera degli Spagnoli i quali conobbero e apprezzarono subito questo grazioso uccellino sia per il suo canto notevole sia per la facilità con cui si abituava alla vita captiva.

    Il minuscolo alato, denominato “canario” dagli iberici (canarino in italiano),divenne in breve tempo oggetto di un florido commercio e si diffuse pian piano in tutta Europa.



    I primi canarini si trovavano solo presso i ricchi a causa del loro costo elevato in seguito, la canaricoltura si estese anche alle classi meno agiate.

    Dalla Spagna il canarino si diffuse ben presto in Olanda, Italia e Inghilterra.

    Nel secolo passato la maggiore diffusione del canarino si ebbe in Germania specialmente in Sassonia (da cui la denominazione “canarino sassone”).

    Oggi come tutti sanno il canarino, con le sue numerosissime razze, è il volatile da gabbia più diffuso al mondo.


    L'ALIMENTAZIONE

    I canarini vanno nutriti con una miscela di semi, regolarmente integrata con sostanze vegetali come la verdura e la frutta, con minerali e con un alimento di particolare valore proteico.

    Nei canarini da canto la tecnica di alimentazione e' strettamente connessa con la produzione di valenti cantori.

    La formula d'una miscela idonea dei canarini da canto e' la seguente:



    Ravizzone........60%
    Scagliola..........20%
    Canapa.............5%
    Niger.................5%
    Avena................5%
    Papavero...........3%
    Lino...................1%
    Lattuga..............1%


    Durante il periodo di addestramento al canto dei giovani maschi bisogna pero' somministrare per circa un mese esclusivamente del Ravizzone, con dell'aggiunta, un paio di volte la settimana, d'una miscela di altri semi che puo' essere la seguente:



    Scagliola........50%
    Canapa..........10%
    Niger.............10%
    Avena............10%
    Papavero.........8%
    Lino................6%
    Lattuga............6%



    Due o tre volte la settimana sara' opportuno somministrare in separata mangiatoia una piccola dose di un'altra miscela composta in parti uguali di grani di lattuga, cicoria e papavero.

    Questi semi sono considerati condizionatori, servono cioe' a mantenere i canarini nella fomra migliore durante tutto l'anno e soprattutto nel periodo della riproduzione.

    E' anche bene appendere nella gabbia una spiga di panico dalla quale gli uccelletti spiccheranno i semi con particolare piacere.

    I semi sono l'alimento base dei canarini ma non deve essere considerato l'unico.

    Tutti gli uccelli granivori hanno bisogno regolarmente di sostanze vegetali fresche.

    Le verdure piu' gradite dai canarini sono: lattuga, cicoria, scarola, cavolo, broccolo, spinaci, indivia, radicchio.

    Esistono pero' degli altri ortaggi molto graditi da questi uccelli, come: fave e piselli freschi e dolci, cetriolo freso, pomodoro maturo, carota.

    E' bene somministrare ai canarini anche dei pezzetti di aglio e di cipolla, che avendo notevoli proprieta' anti fermentative e acaricide, giovano molto alla salute.

    Le verdure vanno somministrate ben lavate e accuratamente asciugate, perche' i vegetali intrinsi d'acqua possono causare disturbi intestinali.

    Per quanto riguarda la frutta, la mela e' la piu' indicata e gradita da tutti i canarini, ma ugualmente accetti possono risultare gli altri frutti di stagione.

    Ogni tipo di frutta va somministarto in piccole porzioni tali da essere consumate prima che vadino a deteriorarsi.

    E' consigliabile somministrare ai canarini una o due volte la settimana una fettina di rosso d'uovo sodo oppure fornire loro giornalmente del biscotto all'uovo.

    I canarini nel periodo della riproduzione, necessitano di maggiori sostanze proteiche sia per essi sia per la prole che devono imbeccare.

    A questi soggetti bisogna fornire un pastone apposito, il cosidetto pastoncino all'uovo, che molti allevatori preferiscono confezionare in casa.

    La ricetta e' la seguente:
    .... mescolare amalgamando bene parti uguali di rosso d'uovo sodo e biscotto polverizzato con l'aggiunta di carota grattuggiata, bagnare il tutto con qualche goccia di succo di mela.

    Il pastone deve risultare soffice e moderatamente umido;
    per le razze molto selezionate e' opportuno arricchirlo con l'aggiunta di un pizzico di sali minerali ed eventualmente con un po' di omogeneizzato carneo vitaminizzato del tipo in uso per lo svezzamento dei bambini.




    La preparazione deve essere giornaliera perche' il composto si deteriora facilmente.

    Tutti i canarini, durante l'anno, dovranno disporre di integrativi minerali, tra cui l'osso di seppia.

    Ma importanti sono pure i sali minerali e ancora piu' importante e' il grit, costituito da un insieme di piccoli corpi duri insolubili che gli uccelli ingoiano per facilitare la triturazione del cibo.

    Nelle localita' dove l'acqua potabile non e' ottima, sara' bene fare uso di un filtro oppure sostituirla con acqua minerale non gassata.

    E' buona abitudine aggiungere all'acqua da bere delle sostanze che giovano alla salute degli uccelli, cioe' succo di limone, aglio e bicarbonato di sodio.

    Una volta la settimana si aggiunga all'acqua, nella dose di 5 gr per litro, del bicarbonato di sodio che e' un regolatore delle funzioni digestive, e gli altri sei giorni si ponga nell'acqua alternativamente alcune goccie di succo di limone che fungono da disinfettante, facilitando la digestione e un pezzo di spicchio d'aglio dal buon potere disinfettante soprattutto delle vie respiratorie


    LA RIPRODUZIONE :




    Per la nidificazione dei canarini bisogna osservare certe regole e adottare determinati accorgimenti.
    Occorre, anzitutto, assortire la coppia.

    Per quanto riguarda la natura del piumaggio, ricordare che bisogna unire soggetti a piumaggio intenso e soggetti a piumaggio brinato.

    In linea generale e' preferito che sia la femmina ad avere piumaggio brinato.

    Una volta accoppiati i due volatili bisogna favorire il processo di familiarizzazione, ed e' buon metodo farli svernare da soli nella medesima gabbia, in modo che abbiano modo di abituarsi uno a l'altro prima degli accoppiamenti.

    L'inizio delle cove deve avvenire alla fine di Marzo meglio ancora entro Aprile o Maggio.

    Vi sono allevatori che utilizzano un mashio per piu' femmine.

    Si puo' dire che di norma conviene lasciare uniti maschio e femmina in modo che portino insieme a conclusione il ciclo riproduttivo, cosi' come si verifica in natura.


    Alla gabbia da cova si puo' applicare il porta nido esterno a gabbietta fin dall'immissione della coppia, ma non si deve fornire il materiale destinato all'imbottitura del nido fino a quando la canarina non mostri per chiari segni di volerne iniziare la preparazione.


    Vi sono canarine che dimostrano di non essere all'altezza di costruire il nido in tal caso l'allevatore deve aiutarla.

    Puo' succeder che la femmina inetta distrugga l'opera dell'allevatore disperdendo il materiale; in tal caso si deve ripeter l'operazione fino a quando non avra' inizio la deposizione delle uova, perche' a partire da questo momento la canarina pensera' soltanto a covare e non danneggera' piu' il nido.

    Il numero delle uova depositate varia di regola da 3 a 5, piu' raramente 2 o 6 o 7; in casi eccezzionali possono venir deposte 8 o 9 uova.


    L'uovo espulso per primo ha una colorazione piu' chiara degli altri e viene chiamato "uovo azzurro".

    Le femmine tendono a dare inizio alla cova dopo aver deposto il secondo o il terzo uovo, il che rende opportuno, togliere le uova a mano a mano che vengano deposte, sostituendole con uova finte onde evitare una schiusa sfalsata con il rischio che gli ultimi nati vengano sopraffatti dai fratelli al momento dell'imbeccata.


    Le vere uova devono essere conservate entro una scatoletta imbottita di ovatta e rivoltate ogni giorno per evitare che il tuorlo si decentri rendendo piu' difficile la futura schiusa.

    L'incubazione dura tredici giorni, ma puo' prolungarsi fino a quattorddici quindici giorni se la femmina non e' stata covatrice assidua o se la temperatura ambientale e' stata particolarmente bassa.

    Durante la cova deve essere consentito alla canarina di effettuare il bagno perche' cio' serve a mantenere nel nido il grado di umidita' che e' necessario per la schiusa.

    Se la canarina rifiuta il bagno e' opportuno, un paio di giorni prima della schiusa delle uova, spruzzare lievemente le uova con acqua tiepida.

    Si tenga presente che le canarine sentono il bisogno d' una certa penombra; il portanido va quindi schermato mediante un panno verde che ricordi il protettivo schermo della vegetazione.

    Verso il sesto settimo giorno di icubazione, ponendo le uova contro luce e' possibile accertare se l'embrione e' in fase di sviluppo perche' l'uovo fecondato appare in trasparenza scuro mentre quello infecondo e' chiaro.
    I canarini nascono pressocche' nudi, con gli occhi chiusi.

    La loro alimentazione sara' costituita dal pastoncino all'uovo con cui verranno imbaccati i genitori.

    Per evitare che i genitori non accettino il nuovo alimento, piccole dosi di pastoncino devono essere somministrate ai riproduttori due o tre volte la settimana fin da un mese prima dell'accoppiamento.

    Il pastoncino all'uovo serve anche a mantenere i rirpoduttori in buone condizioni fisiche e in perfetta forma.

    Verso il diciottesimo giorno di vita il giovane canarino e' completamente formato, pur distinguendosi chiaramente dagli adulti
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    Anche dopo usciti dal nido i piccoli continuano ad ever bisogno dell'imbeccata dei genitori, di regola fino ai venticinque giorni di eta', con una certa differenza in piu' o in meno per le razze tardive o precoci.

    Quasi sempre possono venir separati dai genitori verso il ventiseiesimo - ventottesimo giorno di vita.

    La femmina raramente completa lo svezzamento della nidiata prima di essere presa dallo stimolo di una nuova nidificazione che insorge verso il diciottesimo - ventesimo giorno dalla schiusa della prima covata.


    La prole continuera' ad essere svezzata dal maschio fin quando non sara' indipendente.
    Qualora accada che la madre spiumi la prole, e' necessario dividere in due la gabbia da cova mediante un divisorio a sbarre che tenga i figli da una parte e i genitori dall'altra.

    Davanti al divisorio si porranno due posatoi sistemati in modo da consenstire i genitori di continuare a imbeccare la prole attraverso le sbarre.
    Una volta svezzati i nidiacei dovranno essere spostati in una gabbia molto spaziosa che permetta agli stessi di esercitarsi nel volo.

    E' saggia norma non permettere alla canarina di effettuare piu' di due covate l'anno.
    Per fronteggiare all'inconveniente di un abbandono di una cova, e' norma precauzionale fare in modo che due o piu' canarine inizino a covare lo stesso giorno.


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    Descrizione generale

    Il Gloster si può annoverare tra i canarini inglesi di forma e posizione lisci più simpatici e aggraziati.



    La razza è di origine inglese, di taglia minuta (intorno ai 12 cm) e di corporatura tondeggiante, caratteristiche principali nella razza, alle quali vanno accomunate altre peculiarità che sono sagoma graziosamente arrotondata, piumaggio serico e composto e aderente al corpo, portamento gaio e vivace, ali corte ben aderenti al corpo con punte che s’incontrano, senza incrociarsi appena sopra la base della coda, gambe di media lunghezza, coda corta e ben stretta per tutto il suo sviluppo.

    Il ciuffo non deve essere troppo piccolo ma nemmeno tanto grande da coprire gli occhi raggiungendo la punta del becco.

    L'ampiezza ideale dovrebbe stare a metà occhio.

    Esistono due tipi di gloster, il corona che presenta il ciuffo (netto, regolare, non spezzato, di forma rotonda, che lascia vedere l'occhio)
    e il consort, senza ciuffo, ma con testa larga e rotonda in ogni punto con vertice bombeggiante.



    Il piumaggio di questo canarino deve essere folto e ben aderente al corpo.

    Le tinte preferite sono quelle unite: giallo, bianco, isabella, verde e blu; particolarmente apprezzati i soggetti chiari con il ciuffo e la parte superiore del capo di color scuro.

    Un buon ciuffo oltre ad essere ben formato deve avere giuste dimensioni.

    I Gloster hanno canto dolce e melodioso che ricorda quello del Malinois e sono molto prolifici.

    Alloggio



    Il gloster può essere alloggiato nelle classiche gabbie per canarini, il più possibile spaziose (55/60 cmdi lunghezza), ottime le gabbie in ferro zincato con fondo estraibile in lamiera o in plastica.

    La gabbia deve avere la forma di parallelepipedo, assolutamente sconsigliate le gabbie che si sviluppano in altezza e le gabbie circolari
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    Il fondo deve essere dotato di una griglia in modo da evitare che il canarino venga a contatto con gli escrementi e le muffe che talvolta si possono formare.

    Il gloster non va mai esposto a sbalzi di temperatura: è un canarino che sopporta molto bene le basse temperature (comunque mai sotto i 5°C) ma rischia di ammalarsi se la gabbia viene spostata repentinamente dal caldo al freddo.

    Alimentazione



    La dieta di un Gloster deve comprendere, oltre al misto di semi per canarini, spighe di panico, osso di seppia, mattonella di sali minerali, frutta e verdura da offrire giornalmente, soprattutto mele, carote, pomodori maturi, zucchine, cetrioli, centocchio e tarassaco.
    L'acqua deve essere offerta fresca ogni giorno.

    Il pastoncino all'uovo, particolarmente appetito dal Gloster, non deve essere somministrato più di due volete alla settimana, essendo un prodotto molto grasso e proteico.

    Si deve offrire invece a volontà durante la stagione riproduttiva, insieme ai semi germinati e qualche camola della farina, e nel periodo invernale se i canarini sono alloggiati all'esterno.


    Riproduzione



    La stagione riproduttiva inizia verso la fine dell'inverno, generalmente nel mese di marzo.
    Nell'assortire la coppia è assai importante che solo uno dei due canarini sia corona, perché il gene del ciuffo è di tipo letale e se portato da entrambi i genitori non consente la nascita di soggetti sani e vitali.
    L'accoppiamento giusto è quindi "corona" x "consort".

    Alla coppia va fornito un normale nido per canarini con il materiale per foderarlo (rametti di legno, striscette di stoffa, filamenti di iuta...); la canarina depone in media quattro uova che cova per circa 14 giorni.

    In genere i Gloster sono ottimi genitori e imbeccano i novelli fino al loro completo svezzamento, che avviene verso i 25-30 giorni di età.


    La cataratta



    La cataratta è stata descritta in molte specie di uccelli, tra le quali il Canarino (Serinus canaria).

    Più frequentemente descritta come fenomeno senile, cioè conseguenza di dismetabolie legate all’anzianità, può in alcune linee di uccelli riscontrarsi anche in soggetti molto giovani.

    Nel canarino si conoscono delle predisposizioni di razza nello sviluppo della cataratta giovanile, ad esempio nel Crest bred, nel Norwich e negli Arricciati pesanti.

    In questi soggetti , già all’età di 2-3 anni, si ha la formazione di una cataratta ipermatura che si evidenzia come un “puntino bianco” al centro dell’orbita.

    Questa patologia, pur non causando una cecità completa, riduce fortemente la capacità visiva del soggetto in questione.

    Personalmente l’ho ritrovata molto volte nelle razze succitate, ma occasionalmente anche in linee di Canarini da colore.

    Quasi sempre si è in presenza di un ceppo particolarmente selezionato e consanguineo e l’allevatore riferirà che sono affetti da questo disturbo sopratutto i figli di uno o due riproduttori.

    Questa esperienza fa ritenere che vi possa essere un’origine genetica, ma la vera causa di questa malattia resta un mistero in quanto non ancora studiata.

    Sono stati proposti alcuni interventi terapeutici a base di collirio, il più conosciuto a base di Nazolidina (Minhavez®), ma dalla mia personale esperienza non credo esista ancora una terapia medica efficace.

    In altre specie infatti, la cataratta viene trattata chirurgicamente attraverso la facoemulsificazione.
    Questa tecnica permette di introdurre nell’occhio un piccolo strumento che attraverso l’uso di ultrasuoni sbriciola il cristallino malato, che verrà poi completamente aspirato.
    Alla fine dell’intervento può essere messa una nuova lente o si può lasciare che sia l’organismo a crearne una nuova.

    Ho cercato di affrontare in questi termini la questione con dei Colleghi Veterinari specialisti in oftalmologia, ma sembrano non esserci ad oggi a disposizione degli strumenti abbastanza piccoli per operare l’occhio del Canarino.

    Per ora non resta quindi che eliminare dalla riproduzione questi soggetti nell’ipotesi che la Cataratta sia ereditabile e sperare che in futuro escano delle apparecchiature adatte alla cura oftalmologica dei nostri piccoli amici.

    Per i soggetti affetti da cataratta si consiglia di alloggiarli da soli in piccole gabbie dove sia agevole raggiungere sia il cibo sia l’acqua.

    I posatoi ed i beverini non devono mai essere cambiati di posto in modo che l’animale li trovi aiutato dalla memoria anche quando perderà la nitidezza della visione.


    Distinzione dei sessi



    Il sistema più semplice per distinguere il maschio dalla femmina nei canarini è quello di osservare quale sono i soggetti che cantano:
    solo i maschi infatti possiedono qualità canore (rare le femmine che canticchiano e in ogni caso solo in maniera rudimentale).

    Quando però ci si trova nella necessità di distinguere i sessi di soggetti per i quali non si ha il tempo o non si può fare il rilevamento delle doti canore (come ad esempio per i giovani che non hanno ancora ultimato la prima muta), bisogna esaminare la zona circostante la cloaca che ne periodo degli amori, inturgidendosi, evidenzia la diversa conformazione nel maschio e nella femmina.

    La persona esperta riesce a rilevare tale differenza in ogni periodo dell’anno, ma l'ornicoltore alle prime armi può non riuscirvi nemmeno allorché i canarini sono in calore in quanto la differenziazione può variare da soggetto a soggetto (soprattutto in relazione con l’età e con il grado di forma amorosa)

    In tal caso all’allevatore non resta che basarsi sul canto o sul comportamento dei canarini o anche sulla conformazione e disposizione delle piumette che con tornano l’organo genitale:
    -nei maschi queste piumette sono relativamente lunghe e sottili mentre
    -nelle femmine sono più corte e disposte a corolla o in intorno alla cloaca (questa differenza è leggera ma costante in ogni stagione dell’anno e per tanto su di essa ci si può basare per quei volatili dei quali non si ha modo di rilevare il canto e che non sono in forma amorosa).
    Da notare la differente con formazione della parte esterna degli organi genitali appare in genere alquanto evidenziata anche nei nidiacei impiumati che non hanno ancora abbandonato il nido (tra i 14 e i 18 giorni di età); ciò consente l’individuazione del sesso prima dello svezzamento.
    Per osservare la conformazione della cloaca e delle piumette circostanti bisogna prendere in mano il canarino e soffiare leggermente e uniformemente sul suo basso ventre cosI da scoprire bene la parte da esaminare.



    Edited by xhellomars - 19/1/2013, 10:25
     
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  2. Di&Gi
     
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    I CANARINI AMMALATI



    Le patologie che possono colpire i canarini sono molteplici, ma si possono raggruppare in respiratorie ed enteriche.

    Nella maggior parte dei casi l'indisposizione fisica e' accompagnata da mancanza di vivacita' e dal rigonfiamento del piumaggio, dove il canarino tende a nascondere il capo assumendo la tipica postura da riposo notturno.

    I sintomi respiratori fanno riferimento alle affezioni che colpiscono l'apparato respiratorio e si manifestano con respiro difficoltoso e fischiante, con rantoli e colo nasale.
    L'uccello generalmente accompagna il respiro con movimenti ritmici della coda.

    I sintomi enterici riguardano quelle affezioni che colpiscono l'apparato digenerente e possono indicare malattie infettive in corso, o disturbi dovuti ad una errata alimentazione.

    Passeremo ora in rassegna i sintomi relativi alle malattie che possono colpire i nostri uccelli e le relative cure.
    In ogni caso e' necessario isolare il soggetto malato e attuare una disinfezione dei locali, delle gabbie e degli uccelli.

    Ali e coda cadenti o abbassatisi ritmicamente; respirazione difficoltosa


    Sono questi i sintomi della polmonite, che a volte possono essere accompagnati da rantoli e colpi di tosse.
    E' possibile curare l'animale tramite la somministrazione di antibiotici o per aerosol.
    E' importante collocare l'uccello malato in um contenitore di modeste dimensione e in cui la temperatura sia costantemente più alta del normale.
    Se oltre ai sopraindicati sintomi si riscontra anche inappetenza, sete, diarrea giallastra, stato febbrile, essudato sieroso, siamo in presenza della streptoccosi; la cura e' la stessa ma normalmente i soggetti colpiti muoiono dopo pochi giorni.
    Anche la tifosi o meglio conosciuta come Salmonellosi, presenta gli stessi sintomi e anche in questi casi la somministrazione di antibiotici può essere di aiuto.

    Ali gonfie o cadenti, zampe gonfie, dolenti



    Se tali sintomi sono accompagnati da febbre e diarrea, si tratta di osteo-artrite infettiva da streptococchi.
    La guarigione di tale male si riesce ad ottenere molto raramente, ma e' possibile intervenire con spennellature sulle articolazioni di un composto formato da glicerina e tintura alcolica di jodio in parti uguali.
    Gioverebbero inoltre iniezioni intramuscolari di anatossina stafilococco, naturalmente praticata da persone esperte.
    Se i sintomi si riducono a quelli indicati nell'intestazione del paragrafo, allora si tratta di artrite, in genere causato dal mantenimento degli alati in locali freddi e umidi.
    Le parti interessate dall'affezione vanno spennellate con alcool in cui siano stati lasciati a bagno per alcuni giorni dei peperoncini rossi forti; conviene inoltre addizionare all'acqua da bere, per circa una settimana, dell'urotropina nella dose di un grammo per litro.
    La stessa cura e gli stessi sintomi valgono per i reumatismi.
    Se il canarino dimostra inoltre inappetenza e più sete del normale, e' stato colpito da gotta articolare, conviene, in questi casi, adottare una dieta povera di sostanze proteiche e ricca di verdure fresche, addizionando all'acqua da bere del bicarbonato di sodio e un integratore vitaminico.

    Movimenti stentati e barcollanti



    Se accompagnati da inappetenza, gran sete, diarrea, respirazione affannosa ed emissione di muco dal becco, siamo in presenza del colera o della colibacillosi.
    In entrambi i casi la guarigione e' molto rara e la morte sopraggiunge dopo quarantott'ore o al massimo una settimana.
    E' possibile curare gli animali colpiti somministrando loro, a giorni alterni, antibiotici e urotropina.

    Scolorimento di becco e zampe



    Generalmente tali sintomi si manifestano quando sono presenti parassiti dissanguatori.
    Cio' normalmente e' dovuto alla permanenza degli uccelli in locali antigienici e ad una alimentazione inadeguata.
    Quanto sopra descritto porta all'anemia, che si puo' curare ponendo gli alati in ambienti igienici e somministrando pastoncino all'uovo arricchito di vitamine, spinaci, piselli freschi e del solfato di ferro all'acqua da bere.
    Se lo stato anemico e' accompagnato da congiuntivite e diarrea, si puo' pensare alla pseudomoniasi che si puo' curare tramite la somministrazione di tetrociclina o altro antibiotico.

    Respirazione difficoltosa, fischiante affannosa e a becco socchiuso ritmicamente


    Sono questi i sintomi dell'asma che va curata facendo bollire per cinque minuti in mezzo litro d'acqua sei grammi di foglie di eucaliptolo, dodici grammi di basilico, trenta grammi di salvia e venti grammi di prezzemolo.

    Il decotto cosi' ottenuto dovra' sostituire l'acqua da bere per alcuni giorni; in seguito si dovra' somministrare nell'acqua da bere dell'urotropina nella dose di un grammo per litro.

    L'acariosi respiratoria presenta gli stessi sintomi della'asma, ma la respirazione affannosa e fischiante, in questi caso e' accompagnata da frequenti raschiamenti di gola.

    Questa patologia, che comporta perdita di vivacita', arruffamento del piumaggio e in seguito la morte, e' dovuta ad un acaro microscopico che si puo' tentare di eliminare mediante specifici acaricidi nonche' somministrando un composto vitaminico.

    Quando il canarino tossisce ed espettora puo' essere affetto da vermi nella trachea da eliminare tramite la somministrazione di una opportuno vermifugo.
    Se ai sintomi indicati fin ora si aggiunge letargia, tremori, diarrea e forme di paralisi, si puo' pensare alla pseudotubercolosi, che lascia poche speranze di guarigione agli uccelli colpiti da questo male.
    E' possibile tentare la cura somministrando antibiotici, sulfamidici e composti vitaminici.

    Spostamento laterale del capo



    Se cio' accade in maniera frequente e pronunciata, il canarino puo' essere affetto da infiammazione dell'orecchio, dovuta ad una infezione o alla presenza di parassiti; conviene instillare nell'orecchio gocce di glicerina fenica composta.

    Dimagrimento rapido, progressivo, inappetenza



    Questi sintomi se accompagnati da letargia ed emissione di escrementi secchi, probabilmente il nostro volatile e' affetto da dispepsia, che puo' insorgere se l'uccello ingerisce cibi guasti.
    Per curare questa malattia bisogna somministrare ai nostri volatili alimenti sani, ricchi di vitamine e con poca verdura.
    Puo' essere utile sostituire l'acqua da bere con un decotto ottenuto facendo bollire per un minuto in mezzo litro d'acqua 10 gr foglie di menta.

    Se l'uccello presenta sete ardente, puo' trattarsi di verminosi del tubo digerente, malattia che si puo' curare somministrando appositi vermifughi o quattro - cinque milligrammi di piperzina per ogni soggetto.

    Il dimagrimento rapido puo' anche essere sintomo di verme solitario o aviatminosao di salmonellosi.

    Nel primo caso bisogna somministare al posto dell'acqua da bere una soluzione di solfato di rame all'uno per mille, nel secondo caso bisogna fornire ai soggetti malati un'alimentazione ricca di frutta e verdure nonche' di un composto vitaminico, in fine nel terzo caso la cura e' imperniata sulla somministrazione di un antibiotico e sulla somministrazione di un composto vitaminico.

    Difficoltà di evacuazione, escrementi vischiosi o diarroiche


    La stipsi presenta i sintomi sopra descritti, tale malattia e' dovuta ad una alimentazione troppo ricca di lipidi o da brusche variazioni di regime alimentare o di clima.
    La cura consiste nel somministrare ai soggetti malati del sale inglese nell'acqua da bere nella dose di 1 gr per litro e adottando una alimentazione ricca di sostanze vegetali.

    Se gli escrementi degli alati si presentano diarroici si potrebbe trattare di enterite insorta in seguito all'assimilazione di verdure bagnate; i soggetti colpiti presentano un ventre gonfio e arrossato.
    La cura consiste nel sostituire all'acqua da bere una soluzione ottenuta aggiungendo 10 gr di solfato di ferro in un quarto di litro d'acqua.

    Puo' aiutare la somministrazione di semi di papavero, di riso bollito e di uva.

    Se curati nel modo indicati i canarini colpiti dalla malattia guariscono dopo una settimana.
    Se la difficolta' di evacuazione e' accompagnata da gonfiore nella regione addominale e il soggetto riesce a stento a liberarsi dagli escrementi, puo' essere affetto da catarro gastrico, in tal caso conviene sostituire all'acqua da bere un decotto di lattuga o malva.

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    , lacrimosi, catarro, starnuti, secrezioni di muco alle nari



    Questi possone essere i sintomi di uno stato influenzale da curarsi lavando con acqua borica tiepida gli occhi e la nari.
    Se i soggetti malati presentano scolo purulento dagli occhi e dal naso potrebbero essere affetti da sinusite infraorbitale, puo' insorgere gonfiore dell'epidermide sotto l'occhio, che puo' arrivare a spostare il globo oculare fino a distruggerlo.
    Bisogna lavare le parti interessate da questi sintomi con acqua borica tiepida e spalmarvi sopra due volte al giorno della pomata all'aureomicina.
    E' opportuno aggiungere all'acqua da bere della streptomicina.

    Occhi opachi, cecità



    Tali sono i sintomi della cataratta, che puo' essere congenita, conseguente alla vecchiaia o derivante da malattia a traumi.
    Non esistendo cura e' necessario porre l'uccelo in una gabbia dove il cibo e l'acqua siano facili da raggiungere e sempre collocati allo stesso posto.
    Se si osserva opacita' a carico della cornea puo' trattarsi di cheratite.
    In questo caso conviene applicare pomate antibiotiche a uso oftalmico, sono assolutamente da evitare pomate basate su cortisonici.
    Dopo qualche giorno la cornea ritorna lucida e trasparente segno di avvenuta guarigione.

    Pustole



    La presenza di pustole sulle palpebre, intorno alle apertura auricolari e nasali, sulla base del becco e sulle zampe, e' sintomo di diftero-vaiolo, una malattia che puo' assumere due forme: vaiolosa e difterica.
    Nel primo caso dopo circa un mese le pustole scompaiono senza lasciare traccia.
    Nel secondo caso il respiro si fa affannoso e sibilante e fuoriesce saliva schiumosa dal becco.
    La forma vaiolosa permette di essere curata asportando le pustole dopo essere state ammorbidite con olio o vasellina e disinfettando la ferita con glicerina jodica, bisogna inoltre aggiungere della tetramicina all'acqua da bere.
    La forma difterica non permette di essere curata se non con un collirio antibiotico.

    Placche, scuotimento del capo, salivazione mucosa


    Se accompagnata da difficolta' di deglutizione, letargia, perdita di appetito e dimagrimento siamo di fronte alla candidosi, una fungosi che puo' essere curata asportando con una pinzetta le placche.
    La mucosa orale cosi' trattata va spennellata due volte al giorno con una miscela composta da venti parti di glicerina e una di tintura di jodio.

    Perdita di piumaggio



    Questo sintomo caratterizza la falsa muta, un malanno determinato da un'alimentazione inadeguata o dalla permanenza in ambienti antigienici o da raffreddamento.
    Bisogna collocare gli uccelli malati in ambienti salubri e spaziosi, fornendo ai volatili una alimentazione ricca di verdure, minerali, vitamine (soprattutto la B) e pastoncino all'uovo.

    Gli stessi sintomi fanno riferimento alla acariosi deplumante, in piu' i soggetti colpiti da tale male mostrano di soffrire di prurito.
    Bisogna vaporizzare gli uccelli con specifico insetticida per uso ornitologico.
    Se sulle parti inpiumate la pelle presenta croste squamose i soggetti possono essere affetti da favo.

    La cura consiste nello spennellare le zone interessate dal male con una soluzione acquosa di formalina al 5% o con della glicerina jodica.

    Infiammazione di codone e ano



    Tali sintomi accompagnati da diarrea giallastra sono caratteristici della dissenteria, che puo' essere causata da alimenti guasti, locali antigienici, verdura bagnata o sbalzi di temperatura.

    In questo caso la cura piu' adatta consiste nella collocazione dei malati in ambienti sani e sulla somministrazione di frutta fresca e semi di papavero.

    All'acqua da bere bisogna sostituire l'acqua della cottura del riso.

    Quando e' la ghiandola che si trova sulla parte superiore del codone ad apparire indurita o in suppurazione abbiamo l'infiammazione della ghiandola sebacea, da curare applicando una pomata alla penicillina.

    Essudato vischioso corporeo



    Puo' capitare che una canarina nel periodo della riproduzione abbia il piumaggio del ventre bagnato, malanno che si indica con il nome di sudore.
    Si tratta di essudato vischioso prodotto dai piccoli, e' necessario pulire la canarina e i nidiacei con un batuffolo di ovatta intriso di acqua tiepida.
    Questo essudato e' causato da un'alimentazione inadeguata o da un colpo di freddo.
    Per la canarina non esiste alcun pericolo.

    Sospensione del canto



    La sospensione del canto puo' essere causata da raucedine, dovuta a sbalzi di temperatura, ingestione di acqua troppo fredda o per eccessivo impegno canoro.
    Se la malattia e' cronica non esiste alcuna cura valida.

    Piume contorte, cisti plume


    I canarini di razza inglese vanno soggetti a gonfiori sottocutanei e a formazione di piume contorte e sottili.

    Tali gonfiori prendono il nome di lumpus, provocate da piume che crescono contorte all'interno della cisti che e' ripiena di una contenuto sebaceo.
    Le cisti a volte si rompono perdendo il proprio contenuto, l'intervento chirurgico e' sempre sconsigliabile cosi' come la riproduzione di tali soggetti in quanto la tara e' trasmissibile per via ereditaria.
     
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  3. Di&Gi
     
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    Pseudo-tubercolosi



    Sintomi:

    Molti uccelli si ammalano allo stesso tempo, rapidamente. Muoiono entro 3 o 5 giorni. L’addome aumenta di volume considerevolmente. Il fegato e l’addome presentano piccoli noduli bianchi abbastanza duri.

    Causa e terapia:

    E’ una malattia infettiva dovuta ad un coccobacillo gram negativo (Yersina pseudotubercolosi) capace di vivere anche al di fuori del suo ospite.

    Terapia:

    La prima cosa da fare è isolare il soggetto, ed effettuare un’accurata disinfezione con stermina G dei locali ed attrezzature.

    Mycolicine: 12 gocce per 60ml d'acqua o 5ml per litro d'acqua. Durata trattamento 10 giorni.

    Minocid Cyanamid: il contenuto di due capsule per litro d’acqua da bere.

    Flumisol: in ragione di 20 gocce per un litro d'acqua.

     
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2 replies since 15/5/2009, 08:55   10938 views
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