Border collie- Rendere esperto un cane

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    Well Seasoned

    Rendere esperto un cane



    di Candy Kennedy


    Quando si addestra un certo numero di cani, si finisce prima o poi col vedere cani di tutti i tipi.
    Molti sono solo mediocri, ma uno dei prerequisiti per fare dell’addestramento dei cani un modo per guadagnarsi da vivere è che bisogna dedicare anche ai mediocri lo stesso tempo e la stessa energia che si dedicherebbero a uno migliore.

    Il problema è che questo tende a esaurirti, perché la quantità di energia necessaria per addestrare questo tipo di cane è immensa.
    Ogni tanto ti capita una “star” e allora ricordi perché questo sport è così bello; quando te ne capita uno buono…allora tutti gli stadi dell’addestramento diventano un piacere.

    Ci sono cani che sono lavoratori di immenso talento ma, nello stesso tempo, non sono piacevoli da addestrare o per lavorarci. Alcuni hanno dell’abilità ma sono così duri che li devi quasi “rompere” ad ogni sessione perché ti ascoltino. Altri sono così morbidi e sensibili che finisci per pregarli per fare un flank veloce.

    E’ un evento raro trovare quel “cucciolo speciale” che è affidabile e pieno di talento.
    Sono questi cani speciali che mi ricordano perché mi piace così tanto vedere i cani giovani svilupparsi, qualunque livello di depressione raggiunga durante l’addestramento – questo mi piace molto più delle lezioni, delle gare o di ogni altra cosa legata ai cani.
    Quando si investe così tanta energia nel cercare di portare alla luce il meglio nei cani, solo per scoprire che molti hanno così poco da dare, a volte ti senti scoraggiata.
    C’è bisogno di quelli buoni di tanto in tanto giusto per ricordarti come può essere divertente l’addestramento.

    Per esempio un certo cucciolo che ho addestrato si è interessato molto presto alle pecore e anche allora potevo vedere che aveva talento ma, sappiatelo, non basta l’abilità iniziale perché un cane diventi una gran cane.
    Come nell’atletica, avere abilità senza disciplina non porta da nessuna parte. La disciplina ti permette di focalizzare questa abilità e, quindi, il lavoro verso uno scopo senza disciplina non da risultati.
    Così questi cani devono essere capaci di subire lo stress e la pressione dell’addestramento di base per capire se sono in grado di progredire verso gli “aspetti” più avanzati dell’addestramento.
    Sono questi gli aspetti che voglio toccare in questo articolo.
    Negli stage questo tipo di training è detto “seasoning” (rendere esperto) – che significa mettere nel cane quei “tocchi speciali” che, sperabilmente, faranno di lui un gran cane da gara.
    Riflettere su tutto quello che è stato necessario per tirare fuori il meglio da questo cane mi ha permesso di stendere una specie di traccia per parlare di quello che penso gli handler novizi dimenticano di fare con il proprio cane prima di cominciare a gareggiare.
    Penso perciò che questo articolo possa chiamarsi “mini seasoning” visto che tratterà di alcune piccole cose da farsi prima che si cominci la carriera agonistica col proprio cane.
    Credo che se i novizi facessero un po’ più di queste cose ci sarebbero meno disastri alle gare.
    Questi disastri possono distruggere la confidenza di un cane giovane e di un handler agli inizi, per non parlare poi delle persone che organizzano la gara.

    Cominciamo con una cosa ovvia: posti diversi.

    Di solito non si gareggia nello stesso campo dove ci si allena così si devono fare alcune cose per preparare il cane a questo cambio di luogo.

    Io ho avuto cani che lavoravano in modo molto competente fino a che si trovavano in luoghi famigliari ma, una volta portati al di fuori del proprio “prato”, diventavano completamente differenti.
    Come caratteristica di base questi cani non evolvono correttamente per svilupparsi in buoni cani da gara.
    Tuttavia, alcuni cani, anche se dotati, attraversano uno stadio (di solito alle gare) in cui ti domandi se siano mai stati addestrati.
    Sembrano non ricordare più nessuno dei comandi che prendono cos’ facilmente a casa.
    Perciò fate tesoro di questa informazione e se il vostro cane alla gara non ascolta non restate immobili al paletto lasciando che la situazione diventi un caos.
    Pensate alla lezione che il cane sta imparando mentre voi restate fermi là – “a una gara posso farmi prendere da una frenesia omicida e l’unica cosa che farai sarà stare al paletto e gridare”.
    Quello a cui le gare dovrebbero servire con un cane giovane è determinare in quali aree un cucciolone ha bisogno di aiuto…quindi abbandonate il paletto e AIUTATELO!

    Una cosa ancora più utile sarebbe, prima che andiate a fare una gara qualsiasi, abituarlo a posti e animali insoliti: in altre parole condizionatelo a ciò che non gli è famigliare in una situazione meno tesa (cioè l’addestramento invece della gara).

    Il motivo di quest’articolo è di cercare di spiegare quali sono alcuni dei passi che si possono compiere in modo da costruire le situazioni che un cane può incontrare durante la sua carriera agonistica PRIMA ancora che il cane partecipi ad una gara.

    Questo sembra essere un errore comune ai novizi-vanno ad una gara solo per scoprire che non hanno mai lavorato su un problema che potrebbe, e, aggiungo, molto spesso capita veramente.
    Pertanto non hanno l’esperienza necessaria per correre ai ripari e tantomeno fermare il disastro appena ne hanno sentore.

    Conosco una persona che veniva da me per fare lezione ma, per essere sincera, non ha mai imparato niente a causa della sua incapacità di “ascoltare” veramente.
    Sono sicura che lui “sentisse le parole” ma non si è mai sforzato di metterle in pratica.
    Egli lavorava il suo cane 3 o 4 volte la settimana il che è molto più di quanto facciano molti.
    Tra i miei studenti, alcuni non lavorano per mesi e poi, il giorno prima della gara, lavoravano il cane fino all’esaurimento sperando, penso, di riguadagnare il tempo perduto.

    Questa persona andava alle gare e volta dopo volta crisi su crisi.
    Ad un certo punto finiva con l’arrabbiarsi e col dare la colpa al cane.
    Dopo un certo numero di volte alla fine si è deciso ad ascoltare e a tentare di risolvere il suo problema.
    Che poi era il seguente: lui a casa metteva fuori i gate, il fieno e le sue pecore ben lavorate, mandava il cane e faceva una gara perfetta.
    E questo rifacendo la stessa cosa sessione dopo sessione.
    Non ha mai cambiato scenario, introducendone uno nuovo, uno in cui lui e il suo cane potessero lavorare insieme per risolvere un problema o affrontare una situazione differente.
    Voleva che tutte le sue sessioni di addestramento fossero positive e così organizzava tutto in modo che tutto filasse più liscio possibile.
    Naturalmente questo scenario perfetto non capitava poi mai a nessuna delle gare a cui partecipava e poiché non aveva mai fatto pratica su nient’altro che quello scenario ideale non aveva idea di cosa fare quando le cose andavano storte.
    Fare pratica a casa sulle cose che possono andare male in una gara fa parte del far crescere il cane e, se posso aggiungere, anche l’handler.

    Tenterò di darvi alcune idee che sebbene semplici si aggiungeranno alla vostra esperienza di novelli addestratori di cani.

    Cominciamo con un problema che ho visto svariate volte osservando i novizi alle gare.
    Il nostro handler novizio sta camminando verso il post e improvvisamente il cane vede le pecore che stanno uscendo verso l’exahust pen e da quel momento in poi non guarda più verso il campo.
    Così cominciamo con un trucco che vi aiuterà a insegnare al cane ad ascoltarvi durante la ricerca.
    Avete bisogno di due gruppi di pecore che non si ammazzino nel tentativo di riunirsi di corsa.
    Un gruppo di capre e uno di pecore vanno benissimo o, se non avete accesso a capre, anche due gruppi di pecore molto diversi tra loro.

    Metterete un gruppo dove il cane può vederle e l’altro dove il cane non può vederle (dovete fare questo mentre il cane è in macchina o comunque almeno fuori vista).
    Quando cominciate a camminare verso le pecore muovetevi verso il gruppo che lui non può vedere e dite “pecore..pecore”.
    Quando il cane guarda verso quelle in piena vista dite “no” e camminate ancora verso quelle nascoste.
    Cercate di fare sì che il cane non guardi quelle in vista e guardi almeno nella direzione di quelle che volete che vi porti.
    Se non lo fa, andate avanti e mandatelo (ovviamente dovete mandarlo dalla parte opposta alle pecore che lui può vedere…cioè se le vostre pecore nascoste sono sulla vostra destra mandatelo in “away to me”) e quando comincia a tagliare verso quelle che vede mettetelo a terra e camminate in modo da posizionarvi tra lui e quelle che vede ma nella direzione del gruppo nascosto.
    Tentate ancora di dire “pecore..pecore”, spostate la sua attenzione da quelle che vuole e dirigetela verso quelle invisibile e mandatelo di nuovo in ricerca.
    Continuate a metterlo a terra e a spostarvi sino a quando vede quelle che erano nascoste.
    Non siate pigri e non permettetegli di portarvi le pecore in vista … dovete essere sicuri che vada verso quelle nascoste.

    Mentre state facendo tutto questo, date un comando di flanking speciale, dite “go bye” con aggiunta del “back” o di qualunque cosa stiate usando per indicare “vai più largo di quanto pensi”!

    Questo esercizio avrà due risultati.
    Il primo è aiutare il cane ad imparare ad allargarsi anche se non capisce perché deve farlo.
    Il secondo motivo è convincere il cane che voi sapete cose che lui non sa e che se solo vi ascolta voi lo guiderete nella giusta direzione.
    In altre parole se fatto correttamente costruisce la fiducia tra voi e il cane.
    Non arrabbiatevi e non cominciate a urlare al cane…voi sapete che le altre pecore ci sono..lui non lo sa … così non punitelo per qualcosa che non sa.
    Continuate semplicemente a camminare con lui finchè gli si accende la lampadina e capisce che cosa gli state dicendo.

    Un altro problema che vedo spesso alle gare è il cane che si sconcerta quando sono usati i rimorchi per metter fuori le pecore.
    Cercate di avere amici con dei rimorchi che siano disponibili a trasportare le pecore e ad aiutarvi ad addestrare il vostro cane.

    Dovete guardare le cose dal punto di vista del cane.
    A casa lui è sempre andato in ricerca, ha mosso le pecore senza nessuno attorno.
    Lo portate alla sua prima gara e improvvisamente subisce la confusione associata non solo con i rimorchi, ma anche con la gente che siede in cima al campo con sdraio, cani alla catena ecct.
    Così lui si ritrova tutto da solo ad affrontare strani luoghi, strana gente e strane pecore tutto in una volta.

    Alcuni cani poi non sono sicuri che le pecore appartengano a loro se c’è un altro cane nella zona.
    Ricordate anche che quando un cane sta tenendo le pecore al post il punto di balance è differente.
    Dovete abituare il vostro cane al maggior numero di cose possibili prima di cominciare a farlo gareggiare. Lasciategli imparare che anche se un altro cane sta tenendo le “sue” pecore queste devono lo stesso essere riportate a voi.

    Uno dei più grandi ostacoli con gli handler novizi è la tendenza a addestrare utilizzando solo pecore molto lavorate. Nella maggior parte dei casi queste pecore vengono diritte verso l’handler anche se il cane è nella posizione sbagliata.
    Di solito ad una gara anche le pecore più abituate ai cani (soprattutto perché non conoscono il vostro cane) andranno in ogni possibile direzione tranne che dritte verso di voi.
    Il povero cane, avvezzo a niente altro che alle sue pecorelle bene abituate, è in uno stato di shock venendo in contatto con queste pecore selvatiche/pronte alla lotta/pesanti/comunque esse siano e deve fare qualcosa.
    Perciò prendetevi il tempo necessario prima che siate sotto la pressione della gara per lavorare diversi tipi di pecore.
    So che è spesso difficile per la gente trovare tipi differenti di pecore.
    Tuttavia quello che sto cercando di dire è che, se non potete farlo, non dovete diventare matti col vostro cane quando, la prima volta che arriva dietro a pecore che non hanno mai visto un cane e queste cominciano a correre, diventa una furia.
    Di nuovo, lasciate il post e andate ad aiutarlo a riguadagnare la sua compostezza
    . Non restate impalati al post ad urlare.
    Capisco che gli handler novizi siano confusi perché non vedono mai gli handler delle classi superiori lasciare il post, ma ricordate: voi siete handler novizi con un cane giovane e impressionabile.

    Non solo il luogo ma anche il terreno merita una particolare considerazione.
    Se il cane non ha mai fatto ricerche su una collina allora potette scommettere che, per quanto bravo sia nella ricerca, comincerà a stringere.
    Perciò, guardatevi attorno e cercate un posto dove allenarvi che abbia una certa varietà di terreni e lavorateci con il cane.
    Anche cose semplici come un’ombra sul terreno può spingere un cane a stringersi nella ricerca se lui la vede come una barriera.
    Costruite una varietà di situazioni differenti come ad esempio dover attraversare un fosso per fare una ricerca corretta e fate in modo che il cane lo attraversi.
    Questo significa che dovrete camminare e correggerlo se tenta di tagliare di fronte a voi o anche semplicemente si stringe.

    Questi sono solo pochi suggerimenti che possono allargare il vostro “orizzonte canino” prima che pensiate di gareggiare.
    Bisogna sempre avere in mente che non ci sarebbero gare se non ci fosse l’impegno di quelle persone che offrono volontariamente il loro bestiame, il loro tempo e la loro energia.
    E se noi non li trattassimo con rispetto, finiremmo per non avere più gare cui partecipare.

    Così, se state gareggiando e il vostro cane sta solo “cacciando” le pecore, fate un favore a tutti, incluso il vostro cane e voi stessi, lasciate il post e tentate di riprendere il controllo della situazione, aiutando in questo modo il vostro cane, il bestiame e, ne sono sicura, anche il proprietario delle pecore.



    Nota: questo articolo è stato tradotto e pubblicato per gentile concessione scritta di Mrs. Heather Nadelman (Little Hats) e si può trovare in versione originale al sito: http://www.littlehats.net/kennedy01.html



     
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