Ernia del disco nel cane.....

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Di&Gi
     
    .

    User deleted


    L’ernia del disco



    Articolo a cura del Dott. Ubaldo Finzi.

    L’ernia del disco è una patologia del disco intervertebrale che appartiene alla categoria delle malattie degenerative; consiste nello spostamento di materiale discale dalla posizione fisiologica tra due corpi vertebrali verso il canale dove alloggia il midollo spinale.
    Le ernie del disco vengono classificate in due gruppi, protrusione ed estrusioni, secondo il grado di lesione della parte esterna del disco, detta anulus fibroso, e conseguente tipo di dislocazione della parte centrale del disco detta nucleo polposo.

    Nelle protrusioni si ha degenerazione fibroide del disco con parziale rottura dell’anulus fibroso e dislocazione dorsale del nucleo che va a comprimere il midollo.
    Nelle estrusioni il disco intervertebrale va incontro ad una degenerazione definita condroide e la sua parte centrale detta nucleo polposo, estrude appunto dal disco e si sposta nel lume vertebrale.

    Le protrusioni hanno un’incidenza diffusa in tutte le razze con predisposizione solo per animali adulti/anziani di media o grossa taglia e con anamnesi di discreta attività fisica, sono malattie ad evoluzione cronica e spesso colpiscono più dischi di una colonna; le estrusioni colpiscono prevalentemente cani condrodistrofici, es. Bassotti, Bulldog, Carlino, Pechinese, tutti giovani adulti dai 2 ai 7 anni ed hanno esordio acuto.

    Dal punto di vista clinico i sintomi sono più o meno gravi e dipendono dalla sede della lesione e dalla sua gravità che a sua volta è funzione di quanto il disco si è spostato e dalla forza dello spostamento. Gli animali colpiti possono presentare : dolore, tipico delle estrusioni, ed in conseguenza di questo gli atteggiamenti antalgici come testa bassa, cifosi e riluttanza al movimento; alterazioni della deambulazione con atassia, paresi fino alla paralisi; difficoltà alla minzione per paralisi della vescica ed alterazione della defecazione per ano beante.

    La diagnosi viene effettuata attraverso una prima visita clinica ed un esame clinico neurologico; gli esami del sangue consentono di escludere malattie neurologiche di tipo metabolico. Stabilito che si tratta di un problema neurologico imputabile ad un danno midollare sono necessari esami radiografici per la localizzazione precisa della lesione: le radiografie senza mezzo di contrasto consentono di verificare che non ci siano lesioni alle vertebre mentre il midollo verrà esaminato eseguendo delle radiografie con il cane in anestesia generale e con mezzo di contrasto che viene inoculato nel canale vertebrale (mielografia) mentre esami più specifici dei singoli segmenti midollari possono essere effettuati con risonanza magnetica o TAC.

    La terapia può essere conservativa o chirurgica secondo il caso.
    Nelle forme in cui è indicata la terapia conservativa è necessario il riposo assoluto del cane che non deve assolutamente mettere sotto stress la colonna e questo vuole dire evitare scale o singoli gradini, evitare che salti su letti o divani, evitare che si metta sulle due zampe posteriori per salutarci e l’unico modo per ottenerlo è, ahimè, confinare il nostro cane in un trasportino o gabbia facendolo uscire solo per fare i bisogni e questo per un periodo di tre settimane affinché cicatrizzi il punto di rottura attraverso cui si è spostato il disco.
    Nei casi in cui è d’obbligo la chirurgia questa sarà eseguita per asportare il materiale discale e rimuovere la compressione.

    Per la prognosi di queste malattie è fondamentale la tempestività del riconoscimento del problema sopratutto nelle forme croniche e portare dal veterinario il cane non appena notiamo qualcosa di anormale.

    Edited by Di&Gi - 26/5/2009, 19:12
     
    .
  2. Di&Gi
     
    .

    User deleted


    Ernia del disco intervertebrale



    Il disco intervertebrale costituisce il principale mezzo di unione tra i corpi vertebrali, è presente dalla seconda vertebra cervicale alla prima sacrale occupando globalmente nel cane il 17% della lunghezza del rachide.
    Questa struttura anatomica è costituita di due parti disposte concentricamente: la parte piu’ interna il nucleo polposo molto idratato, simile alla gelatina, e la parte piu’ esterna di contenimento l’anello fibroso , nel suo insieme possiamo immaginarlo come un piccolo cuscino ad acqua tra due corpi vertebrali.

    Entrambe le componenti possono andare incontro a degenerazione, con gravi modificazioni della struttura anatomica del disco intervertebrale (degenerazione condroide o fibrinoide) e possibile estrusione di parte o tutto il nucleo polposo nel canale vertebrale (ernia discale Hansen 1)
    oppure di deformita’e protrusione della parte fibrosa del disco (ernia discale Hansen 2)
    ; in entrambi i casi la possibile conseguenza è la compressione del midollo spinale e/o delle radici nervose e l’insorgenza della sintomatologia neurologica.

    Le ernie caratterizzate dalla fuoriuscita del nucleo polposo degenerato sono tipiche dei cani di razze condrodistrofiche come bassotti, shih-tzu, pechinesi ma anche cockers spaniel, beagles, barboncini, cani meticci con tronco lungo e arti corti; se ad essere interessato dalla discopatia è il tratto toracolombare i segni clinici insorgono con maggior frequenza nei soggetti di eta’ compresa tra i 3 e 6 anni di eta’.

    La sintomatologia neurologica nei casi iniziali si manifesta con inarcamento della schiena del cane (cifosi) e riluttanza al movimento tanto che spesso i sintomi sono erroneamente interpretati come coliche addominali mentre ernie piu’ compressive possono esitare in grave quadri di paresi o paralisi degli arti posteriori.

    L’insorgenza dei segni clinici puo’ manifestarsi in poche ore o diversi giorni; le discopatie possono iteressare anche il tratto cervicale della colonna vertebrale ed in questo caso i cani affetti sono in genere in eta’ piu’ avanzata oltre 7-8 anni, si osservano spesso manifestazioni di solo dolore al collo caratterizzati da un atteggiamento tipico di rigidita’ dello stesso, testa abbassata, cifosi e a volte guaiti spontanei; in altri casi, piu’ gravi, si hanno alterazioni dell’andatura piu’ o meno evidenti fino ad arrivare a paresi o paralisi complete dei quattro arti.

    Per quanto concerne le ernie protrusive colpiscono animali di taglia grande oltre i 5-6 anni di eta’ come Pastori Tedeschi, Labrador Retriver, Dalmata, sono singole o piu’ spesso multiple in genere localizzate a livello toracolombare.

    L’insorgenza della sintomatologia è in genere cronica e progressiva ma occasionalmente piu’ essere acuta, è caratterizzata da incoordinazione, debolezza del treno posteriore fino a paralisi nei quadri piu’ gravi, il dolore alla colonna spesso non è presente.
    Una diagnosi precoce ed accurata è imperativa per ottenere i migliori risultati terapeutici, in particolare approcciando pazienti portatori di ernie Hansen 2; in considerazione dell’eta’ dei cani piu’ avanzata, bisogna assolutamente considerare la possibilita’ di altri disturbi neurologici associati come mielopatia degenerativa, stenosi lombosacrale degenerativa o patologie ortopediche quali displasia dell’anca e affezioni osteoartrosiche del ginocchio.

    Radiologia convenzionale associata a diagnostica per immagini avanzata sono gli strumenti diagnostici per effettuare una diagnosi accurata, in particolare le immagini di risonanza magnetica ci forniscono importanti informazioni oltre che sul processo patologico in corso anche sullo stato di sofferenza del midollo spinale.

    La terapia delle discopatie puo’ essere conservativa o chirurgica, la prima riguarda maggiormente i casi di ernie protrusive toracolombari ed estrusive non particolarmente gravi, la seconda viene molto spesso praticata nei soggetti affetti da ernia estrusiva con compressione importante del midollo spinale; attualmente la chirurgia spinale decompressiva è tecnica operativa sicura e ben codificata, se effettuata nei tempi e modi corretti fornisce ottimi risultati terapeutici.








    Edited by Di&Gi - 26/5/2009, 19:10
     
    .
  3. ;floricienta
     
    .

    User deleted


    poverini..
     
    .
  4. {Lonely
     
    .

    User deleted


    già, quei cani che hanno quest'ernia devono soffrire parecchio.. =(
     
    .
  5. Di&Gi
     
    .

    User deleted


    L'ernia del disco nel cane
    Copyright by THEA 2002

    Circa il 2% della popolazione canina risulta affetta da questa patologia e le razze condrodistrofiche (bassotti, pechinesi, barboncini, lhasaapso ecc.) hanno mostrato una netta predisposizione.
    I dischi intervertebrali sono cilindretti elastici formati da un nucleo polposo centrale e un anello fibroso esterno e hanno un ruolo basilare nel far sì che la colonna si possa flettere. La colonna vertebrale accoglie e protegge il midollo spinale. Per ernia del disco si intende la fuoriuscita di materiale del nucleo polposo attraverso l'anello fibroso che va a comprimere il midollo spinale.
    L'espulsione può avvenire in modo rapido (esplosione nelle razze condrodistrofiche) o in modo più lento e progressivo tipico delle razze non condrodistrofiche.
    Le conseguenze sono spesso molto gravi con danni anche irreversibili (paresi-paralisi).
    Un dolore improvviso al collo o alla schiena, specialmente se accompagnato a debolezza degli arti e riluttanza a muoversi, è da considerarsi un'emergenza.
    Spesso questi sintomi sono accompagnati o preceduti da dolori addominali più o meno marcati. In questa fase è sconsigliato somministrare analgesici o antinfiammatori che, alleviando il dolore, facilitano i movimenti della colonna e con essi la fuoriuscita ulteriore del materiale discale.
    Tenete il vostro cane più fermo possibile.
    Evitate qualunque movimento della colonna, sia passivo (causato da chi maneggia il soggetto) sia attivo (salti o scale).
    Contattate al più presto il vostro medico veterinario di fiducia che a seconda della gravità del caso vi consiglierà una terapia medica o chirurgica.
     
    .
4 replies since 20/5/2009, 09:31   9978 views
  Share  
.