L'uomo e il linguaggio del cane

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  1. Di&Gi
     
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    Vivendo in appartamento con l'uomo il cane ha imparato a riconoscere le gestualità dell'uomo e ad attribuire ad ogni gesto il significato, il timbro di voce del padrone,capisce se l'uomo lo chiama o lo rimprovera:

    ma noi siamo riusciti a capire quando il cane ci "parla"?

    L'uomo ha sempre insistito nell'educare il cane come se che lo stesso capisse il suo linguaggio e mai ha pensato di usare un linguaggio animale per comunicare.
    Non sapendo parlare il cane però,usa un'altro linguaggio, il linguaggio del corpo fatto di vocalizzi, di comportamenti,di gesti e di mimica:

    riusciamo a capire tale linguaggio?


    Gli esperti sostengono che l'uomo non è stato capace di comprendere il linguaggio dell'animale,di conseguenza ne nasce una incomprensione.

    Una cattiva conoscenza del linguaggio canino,può provocare spiacevoli equivoci,è spontaneo manifestare affetto al proprio cane abbracciandolo,ma certi cani possono interpretare il gesto come un'esplicita dichiarazione di sottomissione.

    Anche il cane più carino e simpatico, dolce e affettuoso può avere dei comportamenti che per noi e per gli estranei possono essere sgradevoli.

    Come ben sappiamo il cane da cucciolo "rosicchia"tutto ciò che trova,ma se da adulto questa sua mania è ancora presente bisognerà intervenire.

    Quando lo becchiamo a rosicchiare ciò che non deve rimproveriamolo con un secco "NO" mostrandogli ciò che stava mordendo, o sbattendo un giornale arrotolato nella nostra mano, il rumore lo spaventerà, o provare a spruzzargli sul muso dell'acqua con un comune spruzzino, ma non sgridiamolo dopo un po' di tempo dal fatto, egli non capirà.

    Se rosicchia i mobili, che naturalmente non possiamo nascondere,si può intervenire spalmando le gambe dei mobili con un impasto di acqua e peperoncino, egli resterà così disgustato che porrà fine al suo gesto.

    Se con noi vive un cane aggressivo (se di grossa taglia è il caso di addestrarlo da personale qualificato) occorrerà qualche sforzo per affermare la nostra supremazia.

    Il cane dominante tende a sfidare il proprietario se questi gli tocca la ciotola del cibo mentre sta mangiando, in questo caso si farà sdraiare il cane così da sottometterlo,e gli si alzerà una zampa posteriore, e, dopo un paio di volte capirà chi comanda!

    Se l'aggressività è nei confronti di altri cani,egli andrà tenuto al guinzaglio, e lo si costringerà a sedersi,alla vista del rivale,noi dimostrando di non avere paura dell'altro cane, ci complimenteremo con il nostro per fargli capire che si è comportato bene.

    Se il cane è aggressivo nei confronti di estranei ed è stato addestrato ritornerà nei ranghi con un semplice comando.

    Non scordiamoci che anche i piccoli cani difendono il loro territorio ed il padrone abbaiando ed a volte anche mordendo gli estranei, occorrerà farlo socializzare con più gente possibile e se occorre rimproverarlo se la sua aggressività è inutile.

    Alcuni cani,se lasciati a casa da soli, abbaiano o ululano e vengono colti da attacchi di ansia.

    Capita spesso ai cani che da cuccioli erano infelici ed hanno cambiato diversi padroni.

    Per risolvere il problema, prima di lasciarlo solo a casa,diamogli un giocattolo di suo piacimento o qualcosa di cui va ghiotto ma non carezze o coccole ed al nostro rientro lodiamolo di carezze e complimenti.

    Egli assocerà le carezze al nostro rientro e ci aspetterà tranquillo.

    Se il nostro cane è di quelli sempre "eccitati"e scambia la nostra gamba per una femmina, egli va sgridato con il solito tono secco (personalmente non me la sono mai sentita di sgridarlo troppo) ed eventualmente una spruzzata di acqua sul muso non gli farà male.

    Per il cane che "mendica"mentre si è a tavola, e ci guarda con occhi imploranti, è bene non dargli mai niente in bocca,ma farlo sedere e dopo mettergli qualche boccone nella sua ciotola, così lui assocerà il comando seduto con un assaggio del nostro cibo.

    Alcuni cinofili non approveranno sicuramente tale metodo perché è più giusto non dargli mai nessun bocconcino fuori pasto, ed hanno ragione, ma anche in questo caso personalmente gli occhi imploranti del mio cane hanno avuto il predominio.


    Edited by Di&Gi - 26/7/2009, 19:14
     
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  2. Di&Gi
     
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    Il cane attraverso tutte le parti del corpo (orecchie, bocca, espressioni facciali, pelo sulle spalle e sul dorso, la posizione e l’ atteggiamento generale del corpo), è capace di dialogare con gli altri membri del suo mondo (altri cani o umani).

    Come noi abbiamo decretato la parola come codice per dialogare con gli altri, così i cani assumendo posizioni differenti e accompagnandoli da vocalizzi, “parlano” al mondo. In generale le posture amichevoli tendono a ridurre la dimensione effettiva dell’animale, il quale in più distoglie lo sguardo, abbassa collo ed orecchie, si rotola sul dorso e presenta la regione inguinale con o senza urinare. Le posture aggressive invece tendono ad aumentare la dimensione dell’animale. I cani presentano pilo-erezione, le orecchie dritte e portate in avanti, coda sollevata e gonfia, arcuata e vibrante. Il cane si flette in avanti o sui 4 arti e vengono scoperti i denti.

    In situazioni normali, dove non c’è una stimolazione soprasoglia

    Un cane tranquillo, in una situazione di attenzione ma non di eccitabilità, di solito porta la coda normalmente; senza alcuna tensione nel corpo. Ha le mascelle rilassate, magari la bocca semi aperta. Si muove liberamente e tiene la testa alta. Le orecchie possono essere erette.

    La richiesta del gioco

    Quando vuole giocare il cane tende ad abbassarsi con la parte anteriore del corpo, quasi fino ad accovacciarsi. In questa situazione può emettere latrati, di solito caratterizzati da note alte, può scodinzolare, o saltare avanti ed indietro. Il pelo della groppa può essere eretto, in segno di eccitazione. Con questa postura il cane sta avvisando l’altro che tutto ciò che farà dopo sarà un gioco, uno scherzo, un modo per divertirsi insieme. Le orecchie possono essere erette o indietro.

    La sottomissione

    Nell’atto di sottomissione il cane si metterà su un fianco, mostrando il ventre. Spesso tenderà ad alzare anche la gamba posteriore, in segno di resa e di vulnerabilità. Le orecchie sono indietro. La coda è abbassata o in mezzo agli arti posteriori. La testa è abbassata per evitare qualsiasi contatto visivo. Con questo comportamento il cane sta dimostrando il suo essere inerme, la sua totale mancanza di aggressività.

    L’aggressività da paura

    Il cane mostra i denti ed emette di solito un ringhio sordo e prolungato. Le orecchie sono abbassate e portate indietro. L’intero corpo è teso e pronto al movimento. Il pelo del dorso è eretto. La coda è tenuta bassa e rigida. Con questo comportamento il cane sta dicendo che si sente minacciato da qualcosa o qualcuno; ha paura e per questo sta cercando a sua volta di intimorire l’avversario.

    L’aggressività da dominanza

    Il cane avanza con le orecchie e la coda erette. Il suo sguardo è diretto a cosa o a persona specifica. I denti sono scoperti ed il cane può farli schioccare. In queste situazioni spesso il ringhio è accompagnato all’abbaio. In questo caso il cane non sta solo minacciando a distanza, egli è pronto ad ingaggiare una vera e propria “lotta”. Spesso l’aggressività da dominanza è diretta verso i cospecifici più che verso l’uomo, di cui comunque il cane ha più spesso timore.

    I segnali calmanti

    In generale ed in senso naturale, i cani sono animali che non amano i conflitti, per questo hanno sviluppato tutta una serie di segnali che sono utilizzati per prevenire le aggressioni e per ridurre la tensione tra i vari individui. Questi segnali, detti per l’appunto calmanti, comprendono posture e movimenti particolari e possono essere utilizzati anche nella comunicazione uomo- cane.


     
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1 replies since 25/6/2009, 23:24   359 views
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