Punture di insetti- ape, vespa, calabrone, tafano, ragno,-Parassiti-zecche,pulci, Pronto soccorso

Pronto soccorso

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  1. Di&Gi
     
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    Punture di insetti

    Una puntura di insetto come ape, vespa, calabrone, tafano, ragno, ecc. può essere trattata con una soluzione di ammoniaca e acqua in rapporto di almeno 1:4.

    La soluzione a base di ammoniaca disponibile anche già pronta in stick e “matite” ha effetto soprattutto se applicata subito ma l'applicazione stessa non va mai ripetuta perché potrebbe causare ustioni della pelle.
    E' molto efficace e privo di controindicazioni aspirare il veleno con una siringa monouso priva di ago appoggiando il beccuccio in plastica al centro della puntura e aspirando.

    In commercio esistono anche specifiche siringhe a scatto con beccucci di varia forma per aspirare veleni più efficacemente.
    Evitare assolutamente di entrare in contatto con il veleno o l'agente irritante, utilizzando guanti monouso e lavandovi accuratamente le mani dopo la medicazione.

    Verificare che l'animale non mostri affanno o difficoltà respiratorie che potrebbero essere sintomo di una reazione allergica: in tal caso o se la puntura è avvenuta in una zona altamente vascolarizzata come il muso o il collo contattare subito il veterinario.
    Se la puntura è avvenuta in ambienti domestici o limitrofi accertarsi che non ci siano pericolosi nidi nelle vicinanze.

    Se il dolore della puntura si protrae per qualche giorno tendendo ad aumentare sempre alla stessa ora la puntura stessa è molto probabilmente stata causata da un ragno quindi controllare fessure e interstizi e utilizzare un repellente per ambienti domestici specifico per gli aracnidi seguendo attentamente le istruzioni e spargendolo soprattutto vicino agli angoli e alle fessure dei muri.
    Valutate se sia il caso di utilizzare un insetticida ad alto potere: sono bombolette monouso che si attivano in una stanza dopo aver chiuso le finestre e uscendo dalla stessa chiudendo la porta, dopo averlo lasciato agire per almeno 8 ore areare la stanza scrupolosamente evitandone l'uso per qualche ora.
    Questo sistema equivale alla fumigazione ma è ovviamente più pratico e sterilizza adeguatamente l'ambiente anche se, proprio per la concentrazione e la tossicità del prodotto, va utilizzato con scrupolosa cautela.



    Parassiti

    Nel caso di zecche è bene scoprire la zona interessata aprendo il pelo, versare qualche goccia di olio e di disinfettante e infine estrarre la zecca afferrandola saldamente con una pinzetta agendo con un moto rotatorio come per aprire un rubinetto o estrarre una vite.
    Effettuare l'operazione con rapidità per evitare che il parassita abbia il tempo di emettere secrezioni spesso infette.
    Accertarsi di aver estratto il pungiglione dalla pelle e disinfettare con scrupolo ripetendo l'operazione per qualche giorno verificando che non ci siano rossori sospetti.

    Per le pulci le avvisaglie sono un anomalo e ripetuto grattarsi dell'animale: è fondamentale adottare una efficace prevenzione con prodotti specifici (collari, liquidi e spray) dei quali non bisogna però abusare perché potrebbero rivelarsi tossici per l'animale e per noi se utilizzati con modalità errate: leggere attentamente le istruzioni e farsi consigliare dal veterinario.
    Se invece si deve intervenire a posteriori utilizzare un prodotto idoneo e applicarlo tenendo l'animale assolutamente fuori di casa sia al momento dell'intervento che nelle ore successive per evitare che le pulci che lasciano l'animale per effetto dei repellenti si annidino poi negli ambienti domestici.

    Punture di zanzare, moscerini, tafani, cimici, pulci


    Di cosa si tratta
    Le punture di questi insetti si limitano a provocare una lesione cutanea localizzata e pruriginosa e talora, nel caso dei tafani, dolente. Non sono mai pericolose, anche se, in bambini particolarmente sensibili, possono provocare lesioni più estese e durature.

    Alcuni bambini attirano questi insetti più di altri, per cui possono essere punti ripetutamente.


    Per le zanzare, le ore più a rischio sono quelle dal tramonto alle prime ore del mattino, anche se è possibile, soprattutto in aree a rischio (vicinanza di fiumi, paludi, pozzanghere, ecc.) e nel caso della zanzara tigre, che le punture si verifichino in qualsiasi momento della giornata.
    In zone tropicali e subtropicali, ma non in Italia, la puntura di zanzara può trasmettere una grave malattia, la malaria.



    Zanzara Tafano Cimice


    Come si manifestano
    In corrispondenza della puntura la pelle presenta un pomfo (chiazza sollevata) rosso e pruriginoso, più o meno grande, a seconda della reattività del bambino. Se la puntura è vicina all'occhio, la palpebra può gonfiarsi notevolmente e il gonfiore può durare anche per 2 gg.
    Le punture di zanzare sono tipiche del periodo estivo, si localizzano sulle parti non coperte da vestiti (testa, braccia, gambe), presentano al centro del pomfo un punto sporgente, che causa un forte prurito.
    Anche la puntura di tafano è localizzata sulle parti scoperte, ma è in genere più dolorosa e provoca un pomfo più esteso. E' più facile che si infetti, formando una pustola (raccolta di pus).
    Pulci e cimici, a differenza di tafani e zanzare, non volano, ma strisciano sotto i vestiti per mordere. Le loro punture, pertanto, possono localizzarsi anche su parti coperte dai vestiti; inoltre, manca in genere il punto centrale sporgente e spesso il pomfo si trasforma in piccole vescicole contenenti liquido.


    Cosa fare
    In genere nulla. Per alleviare il prurito si può premere sulla puntura con qualcosa di piccolo (un'unghia, il cappuccio di una penna, ad esempio), per una decina di secondi. Raccomandate al bambino di non grattarsi, per il rischio di aumentare il prurito e di infettare la lesione. Se esce sangue, lavate e disinfettate.


    Se il prurito è intenso e il pomfo è esteso si può applicare una crema cortisonica. Non applicate pomate antistaminiche, mentre gli antistaminici per bocca debbono essere somministrati solo su indicazione del medico.


    Chiamate il medico successivamente se il prurito o il dolore disturbano il sonno del bambino o se le punture nei giorni successivi diventano rosse, gonfie e dolenti.


    Cosa non fare
    Non grattate, nè spremete nè incidete la sede della puntura

    Non applicate pomate antistaminiche

    Non somministrate farmaci per bocca se non su indicazione del medico



    Prevenzione


    Zanzare e mosceriniAll'aperto, nelle ore dopo il tramonto o anche durante il giorno in aree a rischio, indossate abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi, dalla trama fitta e di un certo spessore, ed evitate colori scuri e profumi (che attraggono le zanzare)

    Zanzariere: esistono zanzariere applicabili alle finestre, al letto o alla culla. Fate attenzione che la zanzariera non sia bucata e che non rimanga nessun insetto intrappolato all'interno!


    Diffusori elettrici (fornellini) a pastiglia o a carica liquida, spirali repellenti (zampironi): liberano la sostanza repellente per riscaldamento o combustione. Sono efficaci, ma non è consigliabile mantenerli in funzione nell'ambiente chiuso in presenza del bambino. Una volta utilizzati, pertanto, è necessario aerare bene l'ambiente (mantenendo le luci spente!). Altrimenti, possono essere posti, strategicamente in prossimità di porte o finestre aperte.


    Lozioni, sticks e gel repellenti: sono soprattutto utili all'aperto. Si consigliano i prodotti a base di picaridina, efficaci e molto ben tollerati, preferibili ai prodotti contenenti DEET, potenzialmente tossici soprattutto se a concentrazioni superiori al 10% e a quelli a base di permetrina, utilizzabili solo sui vestiti e più indicati contro le zecche. I prodotti a base di essenze vegetali (citronella, eucalipto, ecc.) hanno un'efficacia molto minore, a meno di utilizzare forti concentrazioni, che per altro espongono a rischi di irritazione della pelle. Nell'applicazione dei repellenti per gli insetti, è comunque utile osservare alcune precauzioni:

    Non applicate repellenti sulla cute di bambini inferiori a 2 anni, per il rischio che, toccandosi e poi portando le mani agli occhi, li irritino
    Applicate i repellenti solo sulla pelle esposta e/o sui vestiti (consultate attentamente in questo senso le indicazioni riportate sull'etichetta). Non applicateli sotto i vestiti.
    Non applicateli mai su tagli, ferite, o pelle irritata
    Non applicateli sugli occhi o sulla bocca. Se usate uno spray, non spruzzate direttamente sulla faccia, ma piuttosto sulle mani, utilizzando poi queste per applicare il prodotto al viso
    Non consentite ai bambini di maneggiare il prodotto. Se lo applicate su un bambino, spruzzatelo prima sulle vostre mani, applicandolo poi con queste sulla pelle del piccolo.
    Utilizzate la quantità appena sufficiente a coprire l'area di cute esposta, senza ricorrere ad applicazioni più abbondanti, non necessariamente più efficaci
    La durata della protezione varia a seconda del repellente usato e della sua concentrazione. I prodotti "base" in commercio, sia conteneti DEET sia a base di picaridina, solitamente vanno da un minimo di 2 ore a 4 ore, dopo di che devono essere riapplicati. Sono disponibili anche prodotti più concentrati (fino al 30% per il DEET e fino al 20% per la picaridina) per un utilizzo in adulti che debbano essere esposti per tempi più lunghi (anche fino ad 8 ore) o in ambienti a maggior rischio (paludi, acqua stagnante, paesi subtropicali)
    Ritornati a casa, lavate la pelle trattata con acqua e sapone o fate un bagno, soprattutto, quando i repellenti sono stati applicati più volte nella giornata o in giorni successivi. Lavate anche i vestiti su cui avete applicato il repellente prima di riindossarli (questa precauzione può variare a seconda del repellente usato, per cui è bene consultare attentamente l'etichetta del prodotto utilizzato)
    Se compare un'eruzione dopo l'utilizzo di un repellente per insetti, sospendetene l'applicazione, lavatelo via dalla pelle con acqua e sapone, e chiamate il centro antiveleni. Se dovete portare il bambino dal dottore per questo, portate con voi anche la confezione del prodotto usato.
    In caso di contemporaneo utilizzo di un filtro solare, sicuramente compatibili sono i prodotti a base di DEET. Per gli altri prodotti non vi sono dati certi che escludano un'interferenza tra i due tipi di sostanze.

    Cimici
    Bisogna ricorrere a insetticidi, da spruzzare su letti e altre suppellettili. Sono tossici, per cui è bene seguire le istruzioni, ed eventualmente rivolgersi ad esperti per il loro uso

    Pulci
    La fonte delle pulci è in genere un animale domestico; esse possono sopravvivere senza mangiare per diversi mesi in un tappeto o nella moquette.
    Pertanto la prevenzione si basa sul trattamento dell'animale portatore delle pulci e sulla disinfestazione dei tappeti o delle suppellettili in cui le pulci si sono rifugiate. Ricordate anche in questo caso che gli insetticidi sono tossici.

    Tafani
    Applicate lozioni repellenti su vestiti e parti esposte (v. zanzare)






    Edited by Di&Gi - 4/10/2009, 09:04
     
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  2. Di&Gi
     
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    CALABRONI E VESPE
    Definizione:

    A differenza delle api, possono pungere più volte. Il veleno contiene ialuronidasi, fosfolipasi e una specifica proteina chiamata antigene 5. La puntura provoca un forte dolore con intenso arrossamento e, a volte, anche febbre



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    Cosa fare:

    Applicare ghiaccio sulla parte colpita per limitare l’infiammazione. Estrarre con cura il pungiglione, se questo è rimasto all’interno dell’epidermide, usando una pinzetta sterile e dopo aver disinfettato con cura l’area circostante (con acqua ossigenata o soluzione disinfettante).

    Applicare inoltre una crema antistaminica, se la pelle non è screpolata, e assumere antinfiammatori per bocca o per supposta, in caso di dolore intenso o forte infiammazione. Se si è a rischio allergico, portare sempre un kit con puntura predosata di adrenalina nelle gite in campagna.
     
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  3. Di&Gi
     
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  4. Di&Gi
     
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    La zanzara, tigre o non, colpisce soprattutto le zone delle caviglie e dei polpacci, ed ha il solo scopo di prelevare una bassissima quantità di sangue, molto inferiore alla zecca, un rostro che durante la sua permanenza sul corpo è sempre in azione.

    La puntura di zanzare comune si distingue per un gonfiore perfettamente ovale, di volume non superiore ai 3-4 mm, che anche senza dopopuntura riesce a sparire; gli efetti di un puntura da parte della zanzara tigre sono ben più marcati: il gonfiore e deformato e va a occupare anche spazio fuori dal punto della puntura, è di 5 mm circa, o più, dipende da come ha colpito la zanzara, è necessario il dopopuntura per non far gonfiare la parte; nel caso della zanzara tigre è indispensabile che la puntura non venga "stuzzicata" da chi è stato colpito.
    Importante è anche non praticare rimedi popolari nè omeopatia, ma applicare una crema cortisonica (le più gettonate sono il "Gentilyn Crema" e il " Fenistil" acquistabili anche senza ricetta).

    La zona colpita dalla puntura del tafano, oltre al classico prurito, provoca gonfiore, arrosamento e bruciore e del pus.
    Il gonfiore è molto più evidente e vistoso nel tafano che nella zanzara.
    Per rimediare occorre insaponare la parte lesa, ma non utilizzare assolutamente un dopopuntura se non è specificato che va bene anche per i tafani. Se la situazione non migliora occorre una crema antistaminica (le pomate indicate per le zanzare andranno bene anche per il tafano).

    Anche se le punture di tafano e zanzara possono sembrare banalità è consigliabile fare una visita all'inizio della primavera in modo che il medico consigli medicinali adatti per tutte le evenienze che possono accadere in questa particolare stagione
     
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3 replies since 11/7/2009, 11:02   11855 views
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