Vespe e calabroni, sciami impazziti sulle vacanze

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  1. Di&Gi
     
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    Si moltiplicano le segnalazioni di incidenti provocati dalle punture.
    Il record nell' oasi di Cala Violina

    Vespe e calabroni, sciami impazziti sulle vacanze

    Turisti attaccati sulle spiagge della Maremma e sui sentieri altoatesini.
    «Colpa della siccità»
    Soltanto a Scarlino medicati 800 bagnanti incluso il sindaco
    «Sono attirati dal sudore Basta una maglietta per difendersi»

    FIRENZE -
    Quest' anno sembrano impazzite e attaccano tutto quello che si muove. Unite in sciami assaltano i bagnanti, si accaniscono sui bambini, violano appartamenti in città, al mare e in montagna.
    E pungono, sino a provocare lesioni gravi, shock e in alcuni casi la morte.
    Mai come quest' estate le vespe (ma anche api e calabroni), hanno provocato tanto scompiglio e preoccupazione.
    Casi di punture sono segnalati in tutta Italia.
    A Como, un senzatetto di 59 anni ha rischiato di morire dopo la puntura al torace di una vespa. A
    d Ascoli i vigili del fuoco sono stati tempestati da centinaia di telefonate di cittadini con la casa invasa dagli insetti.
    A Città di Castello, in Umbria, vespe e calabroni hanno nidificano su terrazzi e sottotetti di centinaia di abitazioni ed incursioni e punture non si contano.

    A Roma gli insetti hanno assalito Alena Seredova, la bella e prosperosa valletta di Giorgio Panariello: punta al collo, la povera Alena è stata ricoverata per accertamenti all' ospedale e non ha potuto partecipare a uno spettacolo che la vedeva protagonista a San Gimignano. Problemi anche in montagna, dove le vespe invece di rilassarsi sembrano essere esasperate.
    A Selva dei Molini, in provincia di Bolzano, uno sciame ha attaccato un gruppo di escursionisti: un uomo e un bambino sono stati trasportati all' ospedale con un elicottero.

    Poco dopo, gli insetti si sono accaniti contro tre turisti tedeschi che, anche in questo caso, hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici.
    Il triste primato nella classifica degli attacchi però se lo aggiudica la Toscana, dove (e non è un caso) la siccità continua a colpire duro.
    A Ferragosto un muratore di 55 anni è morto sulla spiaggia di Piombino per shock anafilattico dopo la puntura a una gamba.

    Invasioni di vespe, api e calabroni anche alle Terme di Caldana (nella maremma livornese), a Populonia e a Baratti: gli insetti caso avevano preso di mira centinaia di turisti che volevano visitare le tombe etrusche o fare un tuffo nell' acqua limpidissima del golfo.
    Nella zona è dovuta intervenire una società specializzata nella disinfestazione.
    Ma l' emergenza numero uno è scattata a Scarlino, nella spiaggia di Cala Violina, un paradiso ecologico, inserita al primo posto da Legambiente nella classifica dei litorali più belli e incontaminati d' Italia.
    Qui, ormai da un mese, le vespe hanno nidificato in modo eccezionale e hanno assalito i bagnanti.

    A luglio ne hanno punti almeno 500, ad agosto siamo già a quota 300, molti dei quali medicati dalla Croce Rossa, attrezzata con pomate e ammoniaca.
    Punto anche il sindaco di Scarlino, Alduvinca Meozzi, che prima della disavventura (le punture l' hanno costretta a cure mediche per alcuni giorni), aveva fatto affiggere a Cala Violina cartelli di «pericolo vespe» e installare trappole poi risultate inefficaci su una superficie estesa come una spiaggia.
    «Alcuni giorni fa l' invasione è stata così massiccia che sulla spiaggia c' è stato un fuggi fuggi generale - racconta Stefania Agostinelli, una turista romana - e meno male che a Cala Violina c' è il numero chiuso.
    Una volta ho lasciato l' asciugamano bagnato sulla spiaggia e mi sono gettata in acqua.
    Quando sono tornata era pieno di insetti, una cosa da film dell' orrore». Simonluca Grassi, volontario della Croce Rossa di Scarlino, ha soccorso a Cala Violina in media almeno una decina di persone al giorno.
    «I problemi più grossi - spiega - arrivano quando i bagnanti escono dall' acqua.
    Le vespe, assetate, si attaccano al corpo e chi si muove troppo viene punto».

    Poi c' è il problema rifiuti.
    Spesso le cattive abitudine di turisti «mordi e fuggi» aumentano la sporcizia e il moltiplicarsi degli insetti che comunque quest' anno pare siano molti di più.
    Gli etologi confermano la proliferazione abnorme:
    «Colpa del caldo e di una situazione climatica particolare - spiegano -
    . Non solo.
    Le temperature elevate hanno creato altri problemi, perché gli insetti sono alla ricerca di acqua e se non la trovano attaccano animali e uomini»
    . Ma le punture sono realmente pericolose e i casi gravi sono del tutto eccezionali? «Dipende dal tipo di puntura, dalle dimensioni dell' insetto e dal soggetto colpito - risponde Francesco Giunta, medico e professore ordinario all' Università di Pisa -.

    I soggetti a maggior rischio sono gli anziani, i diabetici e gli insufficienti renali cronici.
    Ma anche le persone che sono state punte decine di volte nell' arco della loro vita devono stare attente.
    Lo sanno bene apicoltori e contadini che, dopo un certo numero di punture, cercano di stare lontani dagli insetti perché il loro organismo ha ormai prodotto un antigene che può creare shock anafilattici».
    Come difendersi, allora dalle punture?

    «Gli insetti sono attirati dal nostro sudore - continua Giunta - dunque il nudo è controproducente.
    A volte basta una maglietta per nascondere il sudore ed allontanare gli attacchi».

    Dopo una puntura poi è bene non grattarsi, perché si rischia di facilitare l' assorbimento del veleno.
    Infine è bene pulire la pelle con l' ammoniaca e un po' di pomata antiprurito.


    Marco Gasperetti
    REGINE E OPERAIE LE CARATTERISTICHE

    Vespe e api Le vespe vengono suddivise in due grandi gruppi: vespe sociali e vespe solitarie.
    Le prime vivono in colonie annuali, all' interno delle quali si organizzano secondo una logica di «casta»: la vespa regina (femmina fertile fecondata), le operaie (femmine normalmente sterili) e i maschi fertili.
    Il favo delle vespe, che, a differenza delle api, non producono cera, è fatto di pasta di legno impastata con la saliva: si chiama infatti «cartonaia»


    LE DIFFERENZE

    L' aggressività
    Il tipo di «disegno» sul loro addome e sulla parte anteriore del capo contraddistingue le varie specie.

    La vespa comune (Vespula vulgaris) vive in colonie composte da pochi individui, non è aggressiva, reagisce solo se il nido viene toccato in qualche modo.

    La Vespa di terra (Vespula germanica), è la più aggressiva e pericolosa, anche perché il suo nido è molto numeroso.

    Il calabrone (Vespa crabro), reagisce solo se disturbato, ma può inoculare una quantità superiore di veleno rispetto alla vespa

    I CASI RECENTI

    Punture Negli ultimi giorni sono stati segnalati in tutta Italia casi di punture da vespa.
    I più gravi sulle spiagge della Toscana.
    A Piombino, un uomo è morto per shock anafilattico. Invasioni di vespe hanno colpito turisti alle Terme di Caldana (Maremma
    livornese) e Scarlino (Cala Violina).
    A Roma la showgirl Alena Seredova è stata punta al collo

    Gasperetti Marco

    Edited by Di&Gi - 23/9/2009, 14:33
     
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0 replies since 17/8/2009, 00:24   648 views
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