Setter inglese

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  1. Di&Gi
     
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    Setter inglese
    Il setter inglese è una razza dall'origine non proprio definita anche se normalmente le origini si fanno discendere dall'opera di Laverack che però ebbe il grandissimo merito di selezionare e di allevare straordinari esemplari di questa razza, non di crearla; l'opera di Laverack fu poi portata avanti da altri allevatori tra cui Llewelyn e Humprey. Le eccellenti qualità venatorie e caratteriali della razza ne hanno decretato la diffusione in tutto il continente ed oltre, tant'è che il setter inglese è uno dei cani più diffusi al mondo, la tradizione venatoria del nostro paese non poteva che accogliere a braccia aperta questo cane sicchè molti allevamenti italiani sono dediti alla selezione del setter inglese con ottimi risultati.


    Il setter inglese è un cane alto dai 61 ai 68 cm al garrese, pesante intorno ai 20 kg., mantello di pelo fino, con varie frange, colore bianco e nero, bianco e fegato, bianco e limone, tricolore, occhi scuri, orecchie pendenti, coda frangiata, testa lunga, corporatura elegante.


    Il setter inglese è cane dotato di fiuto sensibilissimo, capace di percepire l'odore del selvatico a distanze enormi, può essere impiegato con successo su ogni terreno e alla ricerca di qualsiasi selvaggina da piuma anche se la beccaccia e per molti setter il beccaccino costituiscono la specialità della razza. Il setter inglese ama cacciare anche a lunga distanza dal padrone inseguendo l'odore del selvatico che individua esibendosi poi nella classica ferma, percorre lunghe distanze al galoppo e rivela sin da piccolo la naturale propensione all'attività venatoria, è dotato di un eccellente riporto .

    Al di fuori dell'attività di caccia, il setter è un cane dolce, affettuoso con il padrone ed i familiari, amichevole con tutti; vive bene anche in appartamento partecipando emotivamente alla vita familiare ma necessita di lunghe corse all'aperto per soddisfare la sua indole. Una particolarità della razza è che l'addestramento alla caccia (abilità peraltro innata nel setter) va portato avanti nel massimo rispetto della sensibilità del cane che altrimenti si rifiuterà di eseguire le nozioni che si cerca di imparagli: è necessario, pertanto, conoscere bene la psicologia della razza ed entrare in sintonia con l’esemplare da addestrare.





    Quattrocento anni fa, i Setter inglesi venivano utilizzati come cani da caccia ben addestrati.
    Questi cani, ottenuti da una combinazione di Pointer spagnolo, Grande Spaniel da acqua e Springer Spaniel, erano bravissimi nel trovare e puntare la selvaggina.
    Ad Edward Laverack, comunque, devono essere riconosciuti i meriti per le evoluzioni della razza moderna iniziate agli inizi del XIX secolo.
    Questi cani sono molto dolci ed hanno un aspetto aristocratico.
    Amano stare all'aria aperta e l'esercizio regolare.
    Count Noble è il Setter inglese più famoso, noto per le sue qualità straordinarie nelle prove sul terreno.
    Lo si può vedere al Museo Carnegie di Pittsburgh, dove gli appassionati gli rendono spesso omaggio.
    Caratteristica ideale della razza Statura: per i maschi auspicabili 63.5 cm., per le femmine auspicabili 61 cm. (al garrese).
    Aspetto:
    corporatura elegante e proporzionata con andatura potente ma aggraziata.
    Mantello e Colore: pelo piatto, liscio e dritto, con frange sulle orecchie, sul torace, sulla coda e sulla parte posteriore delle zampe.
    Può essere bianco con macchioline colorate (arancio, blu, giallo o rosso bruno).
    Testa:
    cranio arrotondato con muso lungo e dritto;
    occhi scuri e rotondi;
    orecchie di media grandezza, basse e arrotondate.
    Coda: lunga e affusolata verso la punta con pelo frangiato.





    COME SCEGLIERE IL CUCCIOLO
    Vediamo se è possibile dare qualche consiglio utile tenendo presente che ogni cucciolo sarà poi un cane adulto con un proprio carattere ed una propria personalità ben distinguibile da ogni altra, e che questa si manifesta, già nei primi mesi di vita anche se potrà essere influenzata dal tipo di esperienze che il cucciolo farà crescendo.
    Diamo per scontato che prima di arrivare al momento della scelta, il cacciatore si sia posto ed abbia risolto una serie di interrogativi, quali: il sesso del cane; il futuro impiego, inteso come genere di caccia praticata; il luogo dove lo stesso dovrà vivere, cioè canile vicino a casa o lontano o addirittura in casa; ecc.
    ..Parliamo dello Springer, di “Springer da Lavoro”, ma penso che anche nelle altre razze le casistiche e le scelte rispondano agli stessi criteri, sapendo che sceglieremo fra cani figli sicuramente di cani cacciatori o campioni di lavoro, ebbene, avendo a disposizione una cucciolata nella quale scegliere, almeno dopo i quaranta giorni di età, far mettere all’aperto solo i cuccioli del sesso desiderato, passarci un poco di tempo insieme osservandoli, valutandoli sotto l’aspetto esteriore generale che deve essere buono e deve dar l’idea di cuccioli sani, vispi
    . Giocandoci, valutando le reazioni a situazioni improvvise non provocate da voi, dopo un po' di tempo avrete notato il cucciolo dominante del gruppo cioè quello che abbocca gli altri nel gioco cercando di sottrarre oggetti, pezzi di legno, stracci, ecc...
    Ora partendo dalla vostra esperienza e dal vostro carattere non dovrebbe essere difficile orientare la vostra scelta
    . Attenzione però! i cuccioli dominanti, gli “spacconi”, e gli “indipendenti”, che generalmente vengono ricercati, hanno bisogno di “mani” esperte, ché altrimenti si trasformano in dittatori.
    Sono più difficili da addestrare e richiedono qualche impegno anche per il riporto.
    I cuccioli “medi”, possono crescere “facili” o “difficili” a seconda di come imposteremo la loro educazione
    . Generalmente si prestano a collaborare efficacemente con il loro proprietario e sono pronti a soddisfarlo in tutto e per tutto.
    I cuccioli “riservati” o “timidi”, hanno bisogno di “mano delicata” vanno abituati con pazienza alla confusione, è bene che vivano a contatto con il proprietario. Devono prendere sicurezza.
    Diventano molto attaccati al cacciatore, vivono per dargli piacere.

     
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