Elefanti- asiatico e africano .....foto e video :).troppo belli :)

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  1. Di&Gi
     
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    Il loro habitat naturale, le foreste in zone pianeggianti vicine ai fiumi, è in rapida diminuzione per colpa dell'uomo e il futuro degli elefanti pigmei del Borneo è sempre più incerto. La denuncia proviene dal Wwf: studiando per due anni i loro spostamenti grazie a speciali collari, si è scoperto che il disboscamento e l'ampliamento delle aree coltivate stanno mettendo in pericolo la specie, che entra sempre più frequentemente in conflitto con gli uomini.






    Gli elefanti che vediamo oggi vivono sul nostro Pianeta da 5 milioni di anni, sono i soli sopravvissuti di un gruppo di mammiferi, una volta molto diffuso, l'ordine dei Proboscidati, che produsse più di 300 specie diverse in un periodo di 50 milioni di anni.
    I rappresentanti superstiti sono due: elefante africano (Loxodonta africana) ed elefante asiatico (Elephas maximus).

    La specie di elefante africano è la più grande, e rappresenta il più grosso mammifero terrestre vivente sul nostro Pianeta.
    Il maschio di elefante africano può superare i 3 m al garrese, essere lungo oltre 7 m e pesare più di 6 tonnellate (il più grosso misurato, ucciso in Angola nel 1955, misurava 3,81 m e pesava oltre 10 tonnellate).
    Le femmine di elefante africano sono alte da 2,20 a 2,60 m e pesano 2,1-3,2 tonnellate.

    Caratteristica degli esemplari di elefante africano sono le zanne d'avorio e la proboscide prensile. Le zanne (tusks) sono i denti incisivi superiori, che nei vecchi maschi possono arrivare a 2-3 m di lunghezza (le zanne record, provenienti dallo Zaire, si trovano presso la Società Zoologica di New York e misurano 3,50 m la destra e 3,35 m la sinistra).
    Sono costituite da dentina, materiale cartilaginoso e sali di calcio.
    L' elefante africano le usa per scortecciare gli alberi o scavare radici, e negli incontri sociali sono esibite come segno di possanza o usate come armi.
    Gli elefanti hanno anche quattro molari, che vengono cambiati diverse volte nel corso della vita.



    La proboscide combina insieme naso e labbro superiore e li trasforma in un singolo organo che è in grado di toccare, afferrare e odorare.
    E' tanto forte da sradicare un albero, così sensibile da prendere un frutto della dimensione di un pisello, e abbastanza lungo da raggiungere l'alto fogliame degli alberi.
    La proboscide serve anche a bere, aspirando l'acqua e soffiandola poi in bocca, serve a salutare, carezzare, minacciare e a gettare polvere sul corpo per prevenire le scottature solari e le punture degli insetti.
    Altra caratteristica di un elefante africano sono le enormi orecchie, usate anche per rinfrescarsi. I giganteschi padiglioni (nell' elefante africano possono arrivare a 2 metri quadrati) sono forniti di una fitta rete di vene, nelle quali il sangue si raffredda anche di 5°C quando l'animale li sventola.

    Gli elefanti generalmente vivono in piccoli gruppi familiari, da 5 a 15 madri con i loro piccoli e figli giovani.
    Questi gruppi sono guidati dalla femmina più anziana e più esperta, la "matriarca".
    Le figlie femmine restano col gruppo, i maschi lo lasciano al raggiungimento della pubertà e formano gruppi di soli maschi.
    Se il gruppo cresce troppo, possono formarsi sottogruppi separati di giovani femmine.



    La gestazione dura 22 mesi, al termine dei quali nasce un solo piccolo, alto intorno al metro e pesante circa un quintale, che viene allattato per 3-4 anni.
    Succhia il latte con la bocca (non con la corta proboscide) dalle due mammelle poste fra le zampe anteriori della madre.
    La femmina comincia a riprodursi a 10 anni e può dare alla luce un piccolo ogni 4 anni circa, con la massima fertilità fra 25 e 45 anni.
    La durata potenziale della vita è di 70 anni. Importantissimi sono i legami familiari e di gruppo.
    Sono stati spesso visti elefanti che cercavano di aiutare compagni feriti, anche di fronte al pericolo. La partoriente è aiutata dalle altre femmine.
    La matriarca allarga le orecchie come segnale per formare una linea difensiva intorno agli elefantini.



    ELEFANTE AFRICANO

    Vi sono due sottospecie:
    elefante africano di savana (Loxodonta africana africana),
    ed elefante africano di foresta (Loxodonta africana cyclotis).

    L' elefante africano di foresta si distingue da quello di savana per il corpo più piccolo, le orecchie meno estese e le zanne più dritte e dirette verso il basso.
    La maggior parte vive nelle foreste equatoriali dell'Africa centrale e occidentale, mentre l' elefante di savana si trova nelle pianure erbose e cespugliose del continente.
    E' tuttora in discussione l'esistenza di una terza sottospecie, l' elefante nano (L. a. pumilio), di altezza inferiore ai 2 metri, nelle foreste di Congo e Gabon.
    Mentre l'elefante asiatico può essere facilmente addomesticato, ciò è più raro con l' elefante africano.

    Vi sono solo due casi storicamente noti che riguardano questi animali: gli elefanti che attraversarono le Alpi con l'esercito di Annibale nel III secolo a.C., e l'esperimento dei belgi che addomesticarono numerosi elefanti nello Zaire nord-orientale durante il periodo coloniale.
    Da foreste e savane di quasi tutta l'Africa a sud del Sahara, il range delle mandrie di elefanti è ora molto ridotto e la distribuzione è dispersa e irregolare, a causa dell'aumento della popolazione umana e delle necessità dell'agricoltura.
    La perdita dell'habitat e la caccia hanno più che dimezzato la consistenza dell' elefante africano in poco più di un decennio. Il bracconaggio per l'avorio è stato la causa determinante. I provvedimenti di conservazione comprendono strategie di conservazione nazionali, rafforzamento della lotta contro il bracconaggio ed educazione e sensibilizzazione degli africani.



    Altro programma è il MIKE, acronimo di Monitoring Illegal Kill Elephant Programme, sostenuto dal WWF e altri enti internazionali presente in tutti i paesi compresi nell’areale dell’ elefante africano. Obiettivo è quello di raccogliere dati sulla mortalità illegale e diminuire le uccisioni illegali, per poi aiutare i governi locali a risolvere i conflitti fra attività economiche e presenza di elefanti.


    Negli ultimi anni il WWF ha realizzato il Primo Programma per l’ Elefante Africano, con progetti come la formazione di operatori locali, creazione di aree protette in Mozambico, collaborazione con i programmi MIKE e ETIS.
    Il Secondo Programma per l' Elefante Africano “WWF Species Action Plan: African Elephant 2007-2011” prevede la riduzione del 40% entro il 2011 del conflitto uomo/elefante.


    ELEFANTE ASIATICO



    Anche se più piccolo del suo "cugino" africano, l' elefante asiatico (Elephas maximus ) può superare i 3 metri di altezza e pesare oltre 5 tonnellate.
    La sua schiena è arrotondata, la proboscide ha in cima un solo "dito", e la fronte è diritta e con due convessità (l'elefante africano ha schiena insellata, due "dita", e fronte inclinata).
    L' elefante asiatico ha le orecchie più piccole; solo alcuni maschi hanno le zanne, le femmine non le hanno affatto.
    Poiché solo i maschi di questa specie hanno le zanne, l’abbattimento illegale di elefante asiatico per l’avorio provoca delle alterazioni demografiche importanti: in alcune riserve è rimasto solo un maschio adulto per ogni cento femmine, di conseguenza meno di un terzo delle femmine adulte è accompagnata da un piccolo.
    L' elefante asiatico può essere addomesticato ed è molto usato nell'industria del legname e nel trasporto di persone e merci o per le cerimonie religiose.
    Un elefante indiano necessita di 150 chilogrammi di cibo al giorno, costituito da frutta, erba e foglie di alberi e arbusti.

    Più che dal bracconaggio, la specie di elefante asiatico è minacciata dalla perdita dell'habitat, che frammenta e isola le rimanenti popolazioni selvatiche.
    Nonostante sia rispettato da molte culture, questo animale è in serio rischio.
    Sopravvivono fra 38 mila e 49 mila individui selvatici, oltre 16 mila addomesticati in vari paesi, soprattutto Tailandia, India, Birmania e Laos.
    Gli esemplari di elefante asiatico necessitano di un ambiente ombreggiato: la conservazione delle foreste è perciò determinante per la loro sopravvivenza.
    Le iniziative di conservazione includono l'istituzione di riserve apposite, la severa applicazione delle leggi nazionali di protezione e il mantenimento di "corridoi" fra le foreste per facilitare le migrazioni.
    Occorre anche minimizzare i conflitti fra uomini ed elefanti, quando questi ultimi danneggiano i raccolti o quando piccole mandrie si trovano isolate e circondate da insediamenti umani.

    Nell’Asia sud-orientale l’ elefante indiano è presente con popolazioni esigue e frammentate:
    2.000-2.500 esemplari a Sumatra,
    500-1.000 nella regione di Sabah, che contiene il 90% di tutta la popolazione del Borneo,
    3.000 in Tailandia,
    80-90 in Vietnam,
    2.000 in Myanmar.
    Non esistono stime precise per gli elefanti indiani della Cambogia e del Laos, ma probabilmente si tratta di poche centinaia.


    Nome scientifico:
    Elefante africano: Loxodonta africana;
    Elefante asiatico: Elephas maximus
    Inglese: African Elephant, Asian Elephant
    Francese: Eléphant d'Afrique, Eléphant d'Asie

    Classificazione Red Data Book IUCN:
    Elefante africano: VU-Vulnerable (vulnerabile);
    Elefante asiatico: EN-Endangered (in pericolo)

    Distribuzione originaria:
    Elefante africano: foreste e savane dell'Africa sub-sahariana.
    Elefante asiatico: tutta l'Asia meridionale, dall'Iran alla Cina, e Indonesia.

    Distribuzione attuale:
    Elefante africano: la stessa di quella originaria, ma molto più diffusa. In totale da 300 mila a 500 mila individui (erano 1.300.000 negli anni Settanta.
    Elefante asiatico: aree isolate di India, Asia continentale e sud-orientale, penisola Malese, Sri Lanka, Sumatra, Borneo e Cina meridionale (Yunnan): da 38 mila a 49 mila allo stato selvatico.





    elefanti in amore :)






    Troppo carino ....vederli mangiare :)


    che bello vederli giocare :)....un'pò pesante :)...il gioco :)


    troppo simptico



    Ma questi video sono fantastici ;)
     
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  2. Lonèe
     
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    ihihi che belli i video ^^
     
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  3. streem
     
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    ke karini i video proprio karini i cuccioli di elefante afrikano ,sn molto simpatici^_^
     
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  4. Di&Gi
     
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    mi fa piacere ....che vi piaciono :) anche a me piace la loro "tenerezza" :)



    ci sono anche gli altri animali stupendi :)
     
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3 replies since 10/10/2009, 08:04   1450 views
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