Tessuti e Fibre

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  1. Di&Gi
     
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    Tessuti e Fibre

    Le fibre sono la base dei filati che andranno a comporre le varie tipologie di tessuti. Si suddividono in fibre naturali di origine animale e vegetali, fibre artificiali e fibre sintetiche. La lana è una fibra tessile che deriva dal vello di ovini e camelidi. Dalla lana tosata fino alla filatura segue una serie di lavorazioni quali la cernita il lavaggio la slappolatura e il carbonissaggio. Per la filatura della lana si seguono due metodi: la pettinatura e la cardatura. La prima si riserva alle lane di fibra lunga e si ottiene un prodotto liscio e uniforme, la seconda invece si usa per le lane a fibra corta ottenendo un materiale ruvido. La seta è il prodotto di secrezione del baco da seta. Il baco raggiunto il suo massimo sviluppo emettere due sostanze, la fibrina e la sericina, che avvolgendosi sul suo corpo danno origini al bozzolo. Opportunamente trattati dai bozzoli si ricava la seta, un filamento che può raggiungere anche i millecinquecento metri di lunghezza. Dalla seta si ottengono vari tipi di prodotti quali la bourette, filato derivante dal cascame di seta e quindi con molte irregolarità; l’organza, una sottile stoffa che viene tinta allo stato di fibra prima della rimozione della sericina;lo chiffon,seta trasparente tessuta alla maniera della mussola,con una struttura composta da effetti semi opachi e granulazioni simili alla garza;lo shantung, il filato di seta selvatica cinese dai riflessi lucido opachi con spessore irregolare, da qui una stoffa morbida con striature irregolari;la seta shappe, un particolare stadio della sera in cui il 90% della sericina è stato rimosso. Il cotone è una fibra lunga e sottile ricavata dalla fitta peluria che ricopre i semi di una pianta appartenente alla famiglia delle malvacee.Le fasi principali della lavorazione del cotone sono la disgrezzatura che serve per togliere le impurità mediante la soda caustica;la filatura, dove l’ovatta diventa filo e la mercerizzazione che si ottiene sottoponendo la fibra all’azione di soluzione alcalina. Con Quest’ultimo passaggio il cotone rigonfia,diventa lucido e aumenta la sua resistenza alla trazione. Il lino deriva dal gambo della pianta omonima quando questa ha raggiunto il massimo grado di maturazione. La fibra fatta macerare in acqua perde le parti legnose della pianta, processo che verrà raffinato grazie alla maciullatura prima della filatura vera e propria. Le fibre artificiali sono quelle prodotte partendo da particelle naturali che per l’insufficiente lunghezza della loro fibra devono essere sottoposte ad un particolare processo chimico. La viscosa ad esempio è una fibra artificiale di origine vegetale cellulosica. In Italia, negli anni ’30, a causa dell’embargo e dell’impossibilità di importare la seta, le fibre artificiali presero piede nell’industria tessile. Le fibre sintetiche sono prodotte da particelle ottenute da composti di natura organica, derivati dal petrolio. Il trevira cs è un particolare poliestere alla cui struttura molecolare viene aggiunta una molecola ignifuga insolubile, in questo modo le proprietà ignifughe non possono essere alterate né dal lavaggio né dall’invecchiamento.

    Il tessuto è un manufatto realizzato tramite un intreccio di fili perpendicolari tra di loro, l'operazione necessaria per realizzarlo si chiama tessitura. È costituito da due elementi: l'ordito o catena, ossia l'insieme di fili tesi sul telaio,disposti uno accanto all’altro parallelamente, e la trama, una serie di fili che percorre da una parte all'altra,perpendicolarmente l'ordito. La lunghezza del tessuto è delimitata dalla cimossa o cimosa, ovvero lo stretto bordo che corre ai due lati della stoffa.La distanza fra il primo filo della cimossa di sinistra e l’ultimo della destra è la larghezza o altezza del tessuto. Le combinazioni di intrecci che si possono avere con la tessitura sono infinite,ma tre sono quelle fondamentali su cui si basano tutti i tessuti esistenti: l’armatura tela o taffetas ,l’armatura diagonale o spina e l’armatura raso. I tessuti fanno la loro comparsa nel neolitico, e segnano, nei materiali usati, negli intrecci, nei colori, nelle attrezzature utilizzate per costruirli, l'evoluzione culturale e tecnica della civiltà umana. Fino agli inizi dell’800 era la manualità dell’uomo che permetteva l’alzata dei fili di ordito ,il maestro tessitore passava le navette e comandava al suo aiutante (tiralacci) che stava di lato al telaio quali lacci tirare per poter formare il disegno. Il telaio jacquard rese inutile la figura del tiralacci e permise di realizzare dei tessuti con disegni di grande effetto,dando movimento ai fili di ordito. Un congegno posto sopra l’impalcatura del telaio per mezzo di aghi e uncini riusciva a leggere i cartoni forati che stabilivano di volta in volta la posizione dei filati ad ogni passaggio di trama.Il telaio jacquard, sostituendosi al complesso sistema di corde del telaio a tiro,eliminò radicalmente una serie di inconvenienti ed offrì all’industria tessile enormi possibilità di espansione. Oggi i telai moderni lavorano con macchine jacquard estremamente evolute, che leggono direttamente il supporto digitale.Il tessuto damasco è eseguito con ordito e trama di identico colore e hanno caratterista principale l’effetto lucido-opaco, prodotto da armature diverse. Il lampasso è un tessuto nel quale il disegno è ottenuto essenzialmente per effetti di trame, permettono l’utilizzo di tanti colori ed ha avuto larghissima diffusione nella storia dell’industria della seta. Il matelassé è un tessuto rigonfio e imbottito eseguito con due o più trame di cui una esegue il fondo, una disegna l’opera e l’altra serve per l’imbottitura.Il velluto è un tessuto composto da due orditi , uno di fondo e uno detto di pelo per la formazione della superficie vellutata. Si tesse inserendo ogni tre o quattro passaggi di trama il cosiddetto ferro da velluto, un’asticciola metallica che permette di slegare l’ordito di pelo. A seconda del ferro usato si possono ottenere velluti ricci e velluti tagliati. Il cintz è un tessuto da armatura tela con un lato lucido e brillante.Il madras è un tessuto in cotone caratterizzato da disegni a righe o a quadretti.


     
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