Il Cane ...Capirlo .......comunicare con il tuo cane

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  1. Di&Gi
     
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    Molti problemi nel rapporto coi cani nascono da reciproche incomprensioni: l'uomo non riesce a capire perchè il suo cane non ubbidisce e il cane non si spiega le bizzarrie del padrone.

    Quindi il primo passo da fare per poter interagire e comunicare correttamente col nostro cane è quello di imparare il suo linguaggio e di capire come insegnargli il nostro.

    Poste le basi della comunicazione sarà opportuno comprendere come il cane ragiona per sapere in che modo si possono condizionare i suoi comportamenti e quindi educarlo correttamente.



    Capirlo


    POSTURE
    Il modo più efficace e immediato per comprendere le intenzioni di un cane è quello di prestare attenzione alla sua postura, alla sua mimica facciale, al suo atteggiamento.
    Comprendere il linguaggio del cane è importante per tutti, anche per chi un cane non ce l'ha ne mai l'avrà, perchè ormai le città sono piene di cani e inevitabilmente si viene a contato con uno di loro e spesso non si sa come comportarsi.

    Ovviamente sarebbe giusto che chi non ama i cani, o addirittura li teme, fosse libero di non imbattersi in un cane sciolto, senza controllo che magari gli si avvicina in modo irruento anche se festoso, ma sappiamo tutti che ci sono troppi padroni irresponsabili e, se i primi a pagarne le spese sono proprio i cani, i secondi sono invece i padroni responsabili.

    Quindi è bene saper interpretare le intenzioni del cane che abbiamo di fronte per evitare spiacevoli incomprensioni.



    VOCALIZZI
    La varietà di vocalizzi prodotti da un cane sorprende perchè normalmente si pensa che il cane si limiti ad abbaiare o a ringhiare o a guaire e si ignora che ci sono invece diversi tipi di ringhio, diversi tipi di abbaio e diversi tipi di guaiti. Vediamoli nei particolari.
    RINGHIO: il cucciolo comincia a ringhiare già a due settimane di vita.
    Il significato più noto del ringhio è quello di minaccia, un avvertimento: *attento stai facendo una cosa che non va bene, se continui sarò costretto a morderti* e solitamente è accompagnato da una retrazione delle labbra per mettere in mostra i denti ed essere così più minaccioso.
    Solitamente si pensa che il cane ringhi solo per minacciare, mentre spesso lo fa per giocare: ovviamente è un ringhio diverso, mai con i denti in mostra, che solo con un po' di esperienza si impara a distinguere da quello di minaccia. Certo il contesto e le posture del cane aiutano anche i neofiliti a distinguere rapidamente un ringhio di minaccia da uno giocoso.

    Molto spesso mi capita di vedere le facce perplesse e visibilmente turbate di chi, non avendo dimestichezza con i cani, si blocca, nel bel mezzo di un acceso gioco con la mia boxer, di fronte al sonoro ringhio giocoso che inspiegabilmente arriva proprio da quel muso ammaccato!
    Pensano di aver fatto qualcosa di sbagliato che ha fatto arrabbiare la cana che quindi protesta con un cupo ringhio, ma in verità è successo esattamente l'opposto: Bessy, la boxer, si sta divertendo parecchio e, come ogni boxer che gioca eccitato, vocalizza parecchio,con abbai e ringhi, per incitare il compagno di giochi e spingerlo a continuare a giocare! Di sicuro l'ultima cosa che è passata per la testa a Bessy era di mordere il bipede che tanto la faceva divertire!

    ABBAIO:
    è sicuramente il primo verso che viene in mente pensando ad un cane. Può avere moltissimi significati: può servire per richiamare l'attenzione del branco (famiglia) e avvisarlo di una presenza inquietante, per tenersi in contatto con gli altri membri del branco (cani da muta), per invitare al gioco,... ognuno di questi abbai ha sfumature diverse che con l'esperienza imparerete a distinguere.

    Ci sono inoltre cani più predisposti all'abbaio di altri: i segugi, per esempio, sono cani che sono stati selezionati per lavorare in muta e quindi, per tenersi in continuo contatto con tutti i membri, abbaiano con forza ed insistenza; i terrier e gli spitz sono notoriamente cani allarmisti con una soglia di reazione piuttosto bassa, cioè è sufficiente un minimo stimolo perchè inneschino il comportamento di risposta, l'abbaio.

    Diversamente da ciò che si potrebbe pensare i cani da guardia e da difesa spesso non sono degli abbaioni: abbaiano solo quando sentono davvero minacciati, i primi, il loro territorio e, i secondi, il loro branco (famiglia) e non scattano per ogni piccolo rumore come i cani allarmisti.

    Sono molto silenziosi i levrieri.

    Un caso a parte e unico tra i cani è il Basenji:
    l'unico cane che non sa abbaiare, ma che si limita ad emettere dei versi caratteristici e che comunque ha una soglia di reazione molto alta.

    ULULATO:
    verso tipico del lupo è invece abbastanza raro nei cani, più comune tra i cani nordici.
    Nei lupi ha significato di coesione sociale, ma nei cani è solitamente associato a stress: di norma un cane ulula quando si sente solo e vuole attirare l'attenzione.

    GUAITO: è la tipica espressione di dolore.

    Questi sono solo i principali versi di un cane, ma in realtà il loro vocabolario è decisamente più ampio: ci sono anche uggiolii, brontolii, sbuffi, solo per citarne qualcuno.



    ODORI
    L'olfatto è sicuramente il senso più importante per il cane (vedi "Sensi, olfatto") e per questo riveste un ruolo fondamentale nella comunicazione con i conspecifici e, anche se spesso non ce ne rendiamo conto, anche con noi umani.
    Il cane riconosce i propri simili annusandoli, riconosce le persone annusandole, ne comprende le emozioni e gli stati d'animo sempre annusandole e marca il proprio territorio attraverso l'urina e raspando il terreno con le zampe posteriori: entrambi sono forti segnali odorosi per gli altri cani.

    Due cani sconosciuti che si incontrano si annusano la pesta i fianchi e infine l'area ano-genitale: è come se si presentassero.

    Il cane vive in un mondo di odori che noi nemmeno immaginiamo! Quando rientriamo a casa il nostro cane ci viene a dare il benvenuto e mentre noi raccontiamo agli altri bipedi cosa abbiamo fatto, dove siamo stati e chi abbiamo incontrato il nostro cane, non capendo nulla di ciò che diciamo, ricava quelle stesse informazioni standoci col naso incollato addosso.
    Analogamente si comporta con i conspecifici.
     
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0 replies since 18/10/2009, 20:59   350 views
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