La prima colazione.......importante

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  1. Di&Gi
     
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    Troppi bambini saltano la colazione

    La mattina andiamo sempre di fretta e non c’è tempo per fermarsi tutti insieme a fare colazione come si vede nelle serie televisive. Per noi adulti, ormai, è un dato di fatto, ma per i bambini è una festa mancata.

    Il più delle volte, anzi, li strattoniamo ancora mezzi assonnati perchè andiamo di corsa e dobbiamo prepararli/ci per andare a lavoro dopo averli lasciati al nido, a scuola o dai nonni a seconda delle situazioni.

    A puntare l’attenzione sul mancato rito della colazione e sulle possibili conseguenze per i bambini, è la Società italiana di nutrizione pediatrica secondo cui almeno il 30% dei bambini italiani salta la colazione e molti altri si limitano a prendere rapidamente qualcosa al bar insieme a mamma o papà. Una cattiva abitudine che, stando ai nutrizionisti, può causare diversi problemi. Non a caso si è visto che i bimbi obesi sono fra quelli che saltano più spesso la prima colazione. Inoltre c’è una chiara differenza nel mantenimento di concentrazione e attenzione in classe tra i piccoli che fanno colazione e quelli che la saltano.



    http://www.benessereblog.it/post/3017/trop...no-la-colazione
    Secondo Marcello Giovannini, ordinario di Pediatria dell’Università di Milano, nonché fondatore della Società italiana di nutrizione pediatrica, è fondamentale l’assunzione della giusta quota di calorie all’inizio di un nuovo giorno, entro due ore dal risveglio.


    Ma la colazione ha anche una valenza psicologica perchè per i piccoli si tratta di un momento sociale importante: dopo aver perso l’abitudine del pranzo in casa tutti insieme, è bene rispettare almeno un appuntamento conviviale che veda riunita insieme tutta la famiglia, seduta a tavola e senza fretta in modo da avere il tempo di parlare e scherzare.

    Bello da immaginare, ma difficile da realizzare per chi ha davvero i minuti contati. Tuttavia, basterebbe organizzarsi magari preparando tovaglia, posate e tazze la sera prima. Secondo i nutrizionisti, ciò che è più importante è la qualità della colazione che non deve essere ingurgitata sulla soglia di casa. Inoltre, mai far fare ai piccoli la colazione da soli: la convivialità è importante e lo è ancor di più la presenza della mamma perchè il fatto di vederla ogni mattina impegnata a spalmare la crema di cacao e nocciole su una fetta di pane rassicura il bimbo, gli fa vedere che ci si prende cura di lui.

    Allora, che ne dite: domani mattina mettiamo la sveglia dieci minuti prima e proviamo a vedere se funziona? Magari fa bene anche a noi grandi ritrovarsi tutti insieme ad inizio giornata anzichè la sera quando ormai siamo esausti.
     
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  2. Di&Gi
     
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    Una recente ricerca sui bambini collega direttamente l’ipertensione alla sedentarietà, anche senza l’obesità. I più piccoli non devono trascorrere più di due ore davanti a uno schermo. Necessario il movimento fisico, per evitare chili di troppo e problemi di pressione

    I chili di troppo e la sedentarietà sono dannosi, soprattutto per un bambino. Una nuova conferma arriva da una ricerca per metà spagnola e per metà americana. Passare troppo tempo davanti allo schermo di un computer o di una televisione può provocare un aumento della pressione arteriosa nei più piccoli, e questo avviene indipendentemente dal peso corporeo e dal sesso.

    Lo studio - pubblicato sulla rivista 'Pediatrics & Adolescent Medicine' - collega direttamente l’ipertensione alla sedentarietà, senza passare per l’obesità. Il dottor Joey C. Eisenmann, coordinatore dell’analisi dell'Iowa State University (Usa) e dello Spanish National Research Council (Spagna), spiega: “In passato in ricercatori hanno analizzato il rapporto tra l’obesità e poco movimento. Mentre l’ipertensione è sempre stata collegata solo indirettamente alla sedentarietà, poiché diretta conseguenza dei chili di troppo. Oggi invece siamo arrivati alla conclusione che per prevenire malattie cardiovascolari nei più piccoli bisogna analizzare anche altri fattori che sono indipendenti dal sovrappeso”.

    LO STUDIO
    I ricercatori hanno esaminato la relazione tra diversi comportamenti sedentari e l’aumento della pressione sanguigna di 111 bambini di età compresa tra i tre e gli otto anni (57 maschi e 54 bambine). Grazie a un accelerometro (un apparecchio per misurare l’aumento della pressione del sangue) e alle informazioni ricevute dai genitori, i ricercatori hanno rilevato che il tempo medio di 'semplice' sedentarietà era di un'ora e mezzo, ma a questo andavano aggiunte cinque ore passate davanti a uno schermo, sia esso televisivo o di un computer. Proprio in questo arco di tempo le apparecchiature segnalavano un aumento significativo della pressione diastolica e sistolica nei piccoli, indipendentemente dal sesso e dal peso.

    LIMITARE LE ORE PASSATE DAVANTI A UNO SCHERMO
    Quindi i genitori non devono preoccuparsi di combattere solo l’obesità e il sovrappeso ma anche la sedentarietà. E per farlo devono limitare il tempo che un bambino passa davanti al computer o guardando la televisione. Secondo l’American Academy of Pediatrics, questo deve essere al massimo di due ore al giorno e deve essere associato anche a 60 minuti di attività fisica quotidiana.

    “Questo studio offre sicuramente uno spunto di riflessione – commenta la professoressa Susanna Esposito, associato di pediatria dell’Università degli studi di Milano – nessuno infatti aveva collegato direttamente la sedentarietà all’ipertensione. Deve spronare i genitori a modificare i comportamenti sbagliati dei propri figli: è necessario combattere la sedentarietà quanto il sovrappeso e l’obesità”. Basti pensare che, secondo i dati dell’indagine OKkio alla salute (Iss, 2008), in Italia il 12% dei bambini è obeso mentre il 24 è in sovrappeso. E un bambino obeso diventerà, molto probabilmente, un adulto obeso.

    LE CONSEGUENZE DELL'OBESITÀ INFANTILE“Malattie croniche cardiovascolari, ipertensione, diabete e alterazioni del metabolismo. L’obesità – spiega la professoressa Esposito – ha sicuramente una base genetica e così, se un genitore è grasso e ha la tendenza a mettere su chili, anche il figlio erediterà queste caratteristiche. Proprio per questo è molto difficile modificare le abitudini alimentari di un bambino: incidere sulle sue significa cambiare quelle di tutta la famiglia”. Ma una condotta alimentare bilanciata e uno stile di vita sano sono elementi che devono far parte dello sviluppo del bambino. Soltanto così è possibile prevenire e combattere l’obesità.


    http://obesitdintorni.forumcommunity.net/?t=30672248
     
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1 replies since 10/11/2009, 11:08   73 views
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